Sci, energia, golf: i «sogni» dei Comuni

Le indicazioni delle amministrazioni per disegnare il futuro. Il turismo invernale resta la «stella polare» dell’economia



VALDISOLE. Qualcuno si è limitato ad un’enunciazione di principi, altre amministrazioni - nelle osservazioni al Piano territoriale della Comunità della valle di Sole - hanno affondato la lama, mettendo sul piatto richieste precise. Il turismo invernale (nuove piste, nuovi impianti) resta in testa ai pensieri di molti comuni, così come la possibilità di sfruttare il Noce per l’idroelettrico, fonte importante per casse comunali sempre più vuote. Tutto questo accompagnato - almeno a parole - dalla richiesta di recuperare i centri storici e salvaguardare l’ambiente.

Ecco, dunque, in estrema sintesi, le osservazioni principali dei comuni solandri.

Cavizzana: recupero centri storici, tutela territorio boschivo, silvo-pastorale e agricolo, tutela del fiume Noce.

Caldes: valorizzazione di Castel Caldes, patrimonio storico dell'intera valle, al centro dello sviluppo tra economia, cultura, turismo, artigianato. Il fiume Noce (e in particolare l'area come le Contre) deve essere elemento fondamentale per la valorizzazione degli elementi che caratterizzano l'identità di valle.

Monclassico: sì al tunnel lungo del Peller, completamento della ferrovia Trento-Malé fino a Fucine o Cogolo di Peio senza escludere proseguimenti fino alla Lombardia; stop ad ampliamenti della discarica di Monclassico e no a nuovi siti destinati al trattamento di rifiuti; sì al parco fluviale del Noce, salvaguardando però le competenze amministrative e i propri interessi di carattere pubblico-economico.

Commezzadura: riqualificazione del patrimonio edilizio in un'ottica di “turismo diffuso”; irrinunciabile prolungamento della ferrovia fino a Fucine e valutazione di un collegamento con la Lombardia; qualificazione della viabilità in particolare in corrispondenza degli innesti per Mestriago e nel tratto Almazzago-Costa Rotian.

Ossana: mantenimento dell'arrivo della ferrovia nell'attuale zona, senza escludere in futuro il collegamento con Peio, ma rispettando il tracciato previsto dal Pup; spostamento dello svincolo verso la valle di Peio previsto presso l'incrocio sul ponte di Fucine con una rotatoria; ambiti fluviali: di fondamentale importanza valorizzare, rispettare, salvaguardare l'attuale assetto del bacino del torrente, ma sempre nel pieno rispetto delle reali esigenze delle attività e delle strutture esistenti; considerare la possibilità di ampliare l'esistente area produttiva e inserire un'area di espansione ubicata all'imbocco della valle di Peio per creare un polo economico-artigianale a servizio dell'intera valle; sviluppo del golf in accordo con il Comune di Pellizzano.

Pellizzano: individuazione di un'area da destinare al golf, in chiave turistica e a compensazione parziale della sottrazione di territorio per l'allargamento della statale 42; completamento dell'allargamento della Sp 140 per salvaguardare dall'abbandono le aree periferiche del comune; recupero del centro storico anche in chiave di “albergo diffuso”; recupero dei caratteristici terrazzamenti si Pellizzano; espansione delle aree sciabili di Marilleva verso Pellizzano, ma con l'imprescindibile realizzazione di un collegamento, alternativo all'attuale, con Fazzon-Pellizzano; individuazione di un'area per la cippatura finalizzata alla biomassa, per sfruttare il patrimonio boschivo che interessa il 42% della valle di Sole.

Mezzana: urgente riqualificazione di Marilleva e ripristino della pista di rientro a Marilleva 900, abbandonata nel 1990 per la scarsità di innevamento naturale, oggi superabile con l'artificiale: in questo modo si riqualificherebbe Marilleva 900, che ha risentito di quella scelta; ipotesi di collegamento con la località Fazzon, purchè questo escluda nuovi volumi abitativi; di primaria necessità lo studio di una circonvallazione di Mezzana in funzione del nuovo collegamento con Marilleva; ciclabile: risente della sovrapposizione del percorso con la strada per il Crm e il Maneggio, si valuti una soluzione alternativa; energia: prolungamento della rete del metano, la biomassa legnosa non risolve il problema delle emissioni e della reperibilità; sfruttamento del Noce: valutare la possibilità di un'unica, grande centrale che coinvolga tutti i comuni del Noce.

Croviana: grosse perplessità della viabilità attraverso il Peller, non è mai stato fatto uno studio accurato sulle falde idriche.

Vermiglio: promuovere lo sfruttamento idroelettrico ad uso pubblico di torrenti e rii, impedire lo sfruttamento privato; proporre un sistema di mobilità alternativa tra Dimaro e Folgarida e tra Vermiglio e Tonale (fune, cremagliera, rotaia); completamento pista ciclabile fino al Passo del Tonale per un futuro collegamento con quello della val Camonica; ampliamento aree sciabili di Marilleva verso Fazzon, del Tonale verso Vermiglio e verifica di un collegamento tra Peio e Tonale.

Terzolas: prevedere a scuola ore specifiche sulla storia del territorio della val di Sole; recupero delle aree destinate alla fienagione; ampliamento aree sciabili esistenti e sviluppo di collegamenti con altre stazioni limitrofe.

Peio: utilizzo dello strumento della perequazione urbanistica; edilizia popolare: assegnazione di aree a prezzo di costo solo a chi risiede da un certo numero di anni e con vincolo permanente a non alienare gli immobili a terzi non residenti; ripristino del collegamento funiviario tra Peio Fonti e Cogolo.

Dimaro: individuazione urgente tracciato variante di Dimaro per raggiungere Folgarida e Campiglio; sviluppo degli impianti sciistici in zona Malga di Dimaro; collegamento su rotaia o funivia tra Folgarida e Campiglio; interramento delle linee elettriche ad alta tensione; sviluppo della banda larga e metanizzazione.

Malé: riconoscimento di “centro servizi” al capoluogo solandro; realizzazione del Distretto della memoria per dare un giusto riconoscimento alle testimonianze della civiltà passata.

Rabbi: valorizzazione di una “economia verde”; recupero agricolo delle aree abbandonate.













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