Schiuma bianca nel Sarca: otto ore per contenerla
Nella mattinata di ieri alcuni pescatori hanno segnalato lo sversamento nel fiume Intervento dei vigili del fuoco assistiti dall’Appa. Oggi il responso sulla sostanza
ARCO. Quel che è certo è che si tratta di uno sversamento di una sostanza non meglio precisata che dalle prime ore della mattina di ieri ha cominciato a schiumare sulle acque della Sarca all’altezza del depuratore arcense. Immediatamente è partita la segnalazione ai vigili del fuoco di Arco che hanno a loro volta contattato la Polizia locale, il Comune l’Adep (Agenzia per la depurazione della Provincia) e l’Appa (Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente).
L’intervento è stato piuttosto lungo e ha impiegato gli uomini del corpo dei vigili del fuoco arcensi dalle 9 della mattina fino alle 17 del pomeriggio, prima nel tentativo di bloccare e recuperare lo sversamento e successivamente anche nella ricerca della pardita. dopo i primi momenti si è capito che la sostanza, visto la continua fuoriuscita dovesse provenire da una vicina conduttura connessa con gli scarichi delle fabbriche limitrofe.
L’intervento è stato immediato e sembra che la sostanza sia stata contenuta a dovere e non abbia raggiunto le acque gardesane.
Secondo il resoconto dei vigili del fuoco i primi a segnalare che sulla superficie dell’acqua ci fosse qualcosa di anomalo sono stati alcuni pescatori fluviali. Si è così provveduto a porre dei tamponi per contenere la sostanza schiumosa e a nebulizzarla con l’acqua oltre che a prelevare diversi campioni che sono stati consegnati all’Appa che già nella giornata di oggi dovrebbe dare immediato responso.
A tranquillizzare cittadini e bagnanti è intervenuto il primo cittadino di Arco Alessandro Betta che ha prima di tutto ringraziato tutte le forze per la tempestività con la quale sono intervenuti. «Fortunatamente in queste occasioni abbiamo la reperibilità del personale e così anche come Comune ci siamo immediatamente mobilitati - ha dichiarato il sindaco di Arco - Si è trattato di un intervento lungo, ma che si è risolto positivamente. Adesso l’Appa - precisa - ci dirà di che cosa si tratta». Non solo, Betta ha indetto per la giornata di oggi un confronto sul bilancio per trovare delle risorse da impiegare in ispezioni di controllo in più condutture possibili e cercare di anticipare ulteriori sversamenti. «Negli anni passati ci si sarebbe accorti che qualcosa non andava magari da una moria di pesci - ha ricordato Betta - oggi fortunatamente l’organizzazione ci permette di essere tempestivi, ma cercheremo di impiegare delle risorse per controllare le condutture al fine di evitare altri simili fatti». Il fatto quasi certo, ma solo un’ispezione approfondita o la classificazione della sostanza potrà confermarlo, è che visto il perdurare dello sversamento è difficile ipotizzare che si tratti di una fuoriuscita proveniente da privati. Si cercherà di capire da dove questo sostanza provenga e di cosa si tratti.