Sassate e scritte contro Equitalia
Preso di mira durante la notte il nuovo sportello Uniriscossioni in via Halbherr
ROVERETO. Equitalia ha scoperto a proprie spese cosa significa traslocare lo sportello dal centro storico a una zona meno esposta come via Halbherr. Ieri mattina i dipendenti hanno trovato la vetrata danneggiata da sassate e una scritta che al vandalismo dà un sapore di rappresaglia politica: «Basta pagare: rivolta». Nessuna firma esplicita, ma è evidente già dal tono delle parole l'appartenenza del gesto all'area antagonista. Se inoltre si valuta l'attentato incendiario ai tralicci tv sul Calisio, verificatosi il giorno precedente, e la coincidenza con la manifestazione internazionale degli "Indignados", che ha avuto molti riscontri nelle città italiane, pare proprio che la matrice delle sassate allo sportello Equitalia sia da ascrivere all'area di dissenso a cui fa riferimento il gruppo anarchico roveretano.
Ad eseguire i rilievi è stato il commissariato di via Sighele, con l'ausilio della polizia scientifica che ha esaminato con attenzione il posto per carpire eventuali tracce sfuggite agli autori dell'attentato. La filiale Equitalia non ha tuttavia sporto denuncia, attende che a muoversi sia la direzione di Bolzano. Intanto, il gesto non è stato notato fino a ieri mattina. Vale a dire che non ci sono testimoni del lancio di pietre che ha presumibilmente seguìto la scritta sul muro. Ad essere presa di mira è stata l'agenzia di riscossioni appena trasferita in via Halbherr dalla tradizionale sede di via Tartarotti. Una scelta insolita: di norma vengono preferite le banche "compromesse" con l'industria bellica o con spese ritenute disdicevoli sotto il profilo morale. «Basta pagare» sembra piuttosto esprimere il fastidio di chi dimentica di saldare la rata di un pagamento dilazionato e deve rimediare a suon di euro.
«Rivolta» però è un termine chiarissimo e facendo reagire le due formule il pensiero va alla frangia anarco-insurrezionalista rappresentata nella nostra zona dal gruppo di Massimo Passamani. Tuttavia gli inquirenti non trascurano le altre ipotesi, in linea di principio il danno potrebbe essere stato causato da altri, anche perchè la popolarità degli istituti bancari in questo periodo non è proprio ai massimi storici. Inoltre, in assenza di testimoni o altri elementi di prova, si possono soltanto formulare congetture. Quella degli anarchici è solo una tra quelle al vaglio degli inquirenti.