Santarelli: «Per Giacomo la speranza è nata a Trento»
La showgirl racconta la sua esperienza nel centro di protonterapia dove ha curato il figlio, colpito da tumore: «Qui ho trovato grande professionalità e competenza»
TRENTO. «Per curare mio figlio, a Trento ho trovato l’ambiente ideale». Il Centro di protonterapia, a lungo criticato e bollato come superfluo, riceve un’attestato di stima da parte di una figura particolarmente abituata alla ribalta: Elena Santarelli, noto personaggio televisivo e moglie dell’ex calciatore Bernardo Corradi, che ha raccontato i suoi ultimi mesi in una toccante intervista apparsa ieri sul Corriere della Sera e per la struttura trentina ha speso parole più che lusinghiere. A Giacomo, il figlio di nove anni della showgirl, il 30 novembre scorso è stata diagnosticata una forma di tumore al cervello e parte delle cure hanno avuto luogo proprio nel capoluogo. Il male che ha colpito il bimbo è stato reso pubblico attraverso un post su Instagram nella prima metà di dicembre, in cui la donna raccontava del dolore e dell’angoscia tra cui si era subito fatta strada la determinazione a stare accanto al piccolo nella lotta contro la malattia. Parte di questa battaglia, come testimoniato dalla Santarelli attraverso varie foto pubblicate sui social, è stata combattuta proprio al Centro di protonterapia di Trento. La struttura, tanto all’avanguardia quanto non risparmiata da contestatori e critici, cura i tumori attraverso l’utilizzo dei protoni per “disintegrare” le cellule malate. Verso chi ha avuto in cura il figlio, la showgirl spende parole di apprezzamento totale, specialmente nei confronti della dottoressa Sabina Vennarini, a cui racconta di aver chiesto: «Ma ti prendi mai una vacanza, in totale relax?», domanda alla quale ha ricevuto come risposta che per chi lavora al Centro l’obiettivo principale è salvare vite umane, di bambini in primis, e il relax può quindi tranquillamente scivolare agli ultimi posti fra le priorità. Tra marzo e aprile, la Santarelli e il piccolo Giacomo si sono quindi recati a Trento diverse volte e a margine delle cure la moglie di Corradi si è anche soffermata su alcune attrazioni della nostra città, come il MUSE che ha invitato a visitare tramite i suoi canali social. Ad oggi, il bambino sta ancora affrontando la terapia e sempre nell’intervista al Corriere la showgirl ha dichiarato: «Il percorso è ancora lungo, ma siamo fiduciosi».