San Bartolomeo, è allarme per le siringhe alla materna
Da alcuni giorni si sono verificati i ritrovamenti nel parcheggio davanti alla scuola Il presidente del Comitato di gestione Vullo annuncia una raccolta di firme
TRENTO. È allarme nella comunità di San Bartolomeo per il ritrovamento di tre siringhe usate nel parcheggio antistante la scuola materna del rione di Trento Sud. E da ieri è stata promossa una raccolta firme tra i residenti e i genitori dei bambini della Materne e del Nido che sarà presentata alle autorità competenti, con la quale si richiederà una maggiore sorveglianza in particolar modo nelle ore notturne nelle quali l’area delle ex palafitte, rimane isolata ed al buio.
L’episodio di venerdì mattina è stato preceduto da un altro ritrovamento di una siringa usata nel parcheggio del campo sportivo ad un anno di distanza da un analogo episodio. Michele Vullo presidente del Comitato di Gestione della Scuola Materna Equiparata: «Il problema è grave perché si potrebbe innescare un percorso senza ritorno a causa dell’ innocente curiosità di un bambino. L’altra mattina sono state le mamme dei primi bambini arrivati alla materna a notarle e sono state messe in sicurezza in attesa dell’intervento della cooperativa alla quale sono affidate le pulizie dell’area verde che è stato decisamente celere».
Avete avuto episodi analoghi?
No, però da alcuni giorni i genitori avevano notato un particolare via vai di persone e qualche movimento strano nel parcheggio. Purtroppo questa è un’area che dopo la demolizione delle “palafitte” è stata abbandonata a se stessa e quando finisce l’attività al campo sportivo resta del tutto isolata.
Progetti di utilizzo?
Tanti, ma nessuno che si sia concretizzato dopo le promesse. Di fatto questa è una zona del nulla. La gente che ci abita finisce per essere emarginata per mancanza di stimoli. Si è parlato di uno studentato, di una area residenziale per le giovani coppie, ma dopo la demolizione non è più stato fatto niente. L’unica animazione è quella che facciamo come scuole e come società sportiva. L’area verde è estesa ed un controllo preventivo, è praticamente impossibile. Il problema non è quello della bottiglia rotta che di fatto si vede e non incuriosisce più di tanto. La siringa usata è un rischio reale e le conseguenze di una puntura possono essere anche non immediate.
Problemi alla scuola ne avete avuti?
Per fortuna no. Al momento la situazione critica è in un parcheggio a pochi metri dalla Questura che potrebbe essere controllato dalle pattuglie in uscita e entrata, allungando di pochi metri il tragitto normale.