Salvini: "Bomba carta, sono stati gli anarchici"
Pienone per la visita del vicepremier e ministro dell'Interno. La Procura al lavoro sull'attentato contro la sede della Lega di Ala
TRENTO. Un boato a mandare in frantumi i vetri della sede della Lega ad Ala, in Trentino, ha preceduto di qualche ora la visita del leader del partito, Matteo Salvini. Una bomba carta è stata fatta esplodere la notte scorsa, intorno alle 2, nel paese del Trentino meridionale, svegliando i residenti. «Nessuna persona al momento è stata fermata» spiega il procuratore capo di Trento, Sandro Raimondi. Sull'accaduto, riferisce, indagano Digos della polizia e carabinieri.
«Sono stati gli anarchici. Sono orgoglioso delle forze dell'ordine e dei nostri straordinari militanti che hanno già ripulito» ha dichiarato Salvini già in mattinata, poi ha aggiunto: «Chi muove le mani, prende a calci o tira bombe non è un anarchico, è un cretino e un delinquente e deve passare un pò di tempo in galera» e ha anticipato al primo pomeriggio il passaggio ad Ala, raddoppiando così l'appuntamento che era previsto per un comizio in serata.
«Chi fa esplodere le bombe non è un oppositore politico, ma è un terrorista e come tale va trattato» ha commentato il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli. «Un fatto gravissimo» per il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti.
«Confidiamo nel lavoro delle forze dell'ordine» il commento del sottosegretario alla Salute e candidato governatore in Trentino, Maurizio Fugatti, per cui Salvini ha organizzato il tour in Trentino, così come del segretario locale del partito, Mirko Bisesti. «Purtroppo alcuni 'anarchicì, allergici alla democrazia, sono ancora convinti di poter spaventare la Lega e fermare il cambiamento con la violenza, ma non riescono a capire che così facendo ci danno solo più forza» ha detto da parte sua il presidente leghista della Regione Lombardia, Attilio Fontana Immediata la solidarietà da ogni parte politica, sia nazionale che locale, verso la Lega e la condanna del gesto.
Da Fdi la solidarietà è arrivata dalla presidente Giorgia Meloni e dal senatore Andrea de Bertoldi, per il Pli da Francesco Pasquali. Per Forza Italia la presidente del Senato; Maria Elisabetta Casellati, ha parlato di «grave attacco», il senatore Renato Schifani ha affermato: «Quando il differente pensiero si manifesta in violenza, le forze sane del Paese, al di là delle loro diverse vedute, hanno il dovere di fare squadra contro qualunque intimidazione e minaccia» e l'europarlamentare Elisabetta Gardini, che ha aggiunto: «Mi auguro che i colpevoli vengano presto acciuffati e messi in galera». «Combattiamo e combatteremo politicamente e nelle urne» ha detto il coordinatore di +Europa, Benedetto Della Vedova, e «noi non saremo mai dalla parte delle bombe» ha dichiarato Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Pd.