Rubano il cellulare a Kaswalder nella buvette
TRENTO - L’accaduto è raccontato, con una coloritura speciale, dall’interessato. Anzi dal derubato, ovvero il consigliere regionale Walter Kaswalder. Mentre l’esponente autonomista spiega la...
TRENTO - L’accaduto è raccontato, con una coloritura speciale, dall’interessato. Anzi dal derubato, ovvero il consigliere regionale Walter Kaswalder. Mentre l’esponente autonomista spiega la necessità di mettere mano con decisione alla questione dell’immigrazione, riporta un fatto (anzi due) che lo hanno visto protagonista: «All’ultimo consiglio regionale ero al bar per una pausa. Poggio il telefonino che avevo in mano, mi giro, ed un secondo dopo il cellulare non c’era più. Butto l’occhio e vedo due extracomunitari che scappano: non li lo ho lasciati allontanare, li ho rincorsi e, vistosi inseguiti, lo hanno mollato. Così l’ho recuperato ma questo vi fa capire quanto la gente ne possa averne piene le scatole di queste persone che non fanno un cavolo dalla mattina alla sera, salvo delinquere».
Una tesi che Kaswalder rafforza con un altro episodio: «Stavo in via Verdi, a Trento, e vedo una signora dentro un’auto che, ad un semaforo, riparte dopo il rosso. In quel mentre un extracomunitario si butta a bella posta in mezzo alla strada, come per sfidarla ad investirlo. La signora ha dovuto bloccare l’auto di scatto, gli ha suonato e l’immigrato sapete che ha fatto? Gli alzato il dito medio, mandandola a quel paese. Ho cercato di inseguirlo, ho chiamato i vigili urbani, ma si è allontanato» chiude il proprio sfogo il politico.