Rovereto: 105 tetti in amianto segnalati alla Comunità di Valle

Chiuso il bando si tirano le somme e i 100 mila euro stanziati non basteranno. Il grosso delle domande viene dal fondovalle. Entro fine mese la graduatoria



ROVERETO. Il timore era che la sensibilità dei cittadini non fosse ancora sufficiente, tanto che la Comunità di Valle ha lanciato la propria iniziativa a sostegno delle bonifiche dall'amianto più per preparare la strada ai ben più cospicui ed organici interventi che metterà in campo la Provincia che per la convinzione di poter risolvere in parte significativa il problema. La risposta invece è andata oltre ogni speranza, tanto che i 100 mila euro stanziati non saranno certamente sufficienti per soddisfare tutte le 105 richieste pervenute.

Il termine per la presentazione scadeva il primo ottobre. Il conto definitivo è stato fatto solo nei giorni scorsi per attendere i possibili ritardi dei plichi inviati per posta. Ora il quadro è chiaro. Centocinque richieste, provenienti in massima parte dai comuni dell'asta dell'Adige: solo una o due ciascuno arrivano da Brentonico, Val di Gresta e Valli del Leno. L'Eternit si usava molto di più in valle che in montagna.

Si tratta in grandissima parte di interventi modesti: garage, tetti di abitazioni singole, tettoie. Un paio i capannoni e pochissimi i condomini. Era il targhet che si era data la Comunità, ponendo come condizioni il contributo fino a 2500 euro massimo e a copertura fino al 90 per cento della spesa. Chi deve spendere 3 mila euro li recupera quasi tutti, chi ne dovesse spendere 30 mila solo 2500, e diventa uno stimolo poco significativo. L'obiettivo era togliere il più possibile quelle piccole coperture che sono sparse a macchia di leopardo ovunque, spesso gravate da manutenzione scarsa o assente e proprio per questo più a rischio di grandi coperture soggette a ben altra attenzione. Ed evidentemente il bando era stato pensato in modo perfetto per rispondere allo scopo che la Comunità di Valle si era dato.

A questo punto bisognerà attendere la fine del mese perché sia stilata la graduatoria (priorità alle coperture in condizioni peggiori e in zone più pericolose, per la vicinanza con punti sensibili come impianti sportivi, scuole, centri di aggregazione). A quel punto ogni richiedente saprà se la sua domanda sarà stata accolta o meno. Ed avrà un anno (prorogabile di tre mesi) per provvedere alla demolizione e smaltimento (in sicurezza e certificato) dell'amianto. A lavori effettuati, dovrà solo presentare la quietanza del pagamento avvenuto per ottenere il contributo.

Difficile infine che possano essere reperite altre risorse (la somma iniziale era di 60 mila euro, poi aumentati a 100 mila) per poter arrivare a coprire tutte le richieste di contributo presentato. Anche se forse a questo punto un sostegno da parte dei comuni o della provincia ad integrare i fondi messi a disposizione dalla Comunità sarebbe auspicabile, è difficilissimo che arrivi, alle prese come sono tutti con la necessità di tagliare i bilanci.(l.m.)













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