Rossi si taglia lo stipendio di 700 euro
Decreto Monti, venerdì la delibera in giunta: guadagnerà come Dorigatti 13.800 ¤ lordi al mese, solo 150 più degli assessori
TRENTO. Anche per il presidente della Provincia di Trento in arrivo tagli all’indennità. «Venerdì prossimo in giunta porteremo un provvedimento in tal senso», annuncia lo stesso Ugo Rossi che, senza scendere nel dettaglio circa il “quantum”, chiarisce che la delibera costituirà un adeguamento a quanto prescritto dal decreto 174 emanato nel 2012 dal governo Monti. Non resta dunque senza risposta la mossa della Svp (vedi Trentino di ieri), che per bocca del presidente del Consiglio provinciale altoatesino Widmann aveva detto di voler elaborare «una bozza di disegno di legge nel giro di due settimane» per “alleggerire” le buste paga di presidente e assessori di Bolzano. Come si vede, la politica degli annunci dalla Roma di Renzi sembra ormai aver preso pienamente piede anche all’ombra delle Dolomiti. E anche Rossi ci si è dovuto adeguare. Ma fa notare che già oggi, da presidente della Provincia, con 14.500 euro lordi percepisce meno di cinque anni fa, quando era invece semplice assessore (alla salute). Comunque sia, lo spirito del tempo vuole oggi che i tagli non siano mai abbastanza. Ecco quindi la nuova sforbiciata: nuova si fa per dire, visto che solo le Province di Trento e Bolzano non si erano ancora adeguate al decreto Monti. Anche con una qualche ragione, visto che i governatori di Trentino e Alto Adige sono gli unici in tutta Italia ad avere la responsabilità di due bilanci: oltre a quelli provinciali, anche quello regionale.
Il provvedimento della giunta riguarderà comunque solo l’indennità del presidente della Provincia, perché solo a questa figura istituzionale fa riferimento la normativa nazionale. O meglio: a farvi riferimento è una delibera della Conferenza permanente Stato-Regioni (e Province autonome), alla quale il decreto demandava l’individuazione della Regione più virtuosa a cui riferirsi per determinare le nuove cifre. E così il 6 dicembre del 2012, in applicazione dell’articolo 2 comma 1 lettera b) del decreto, la Conferenza ha fissato appunto in 13.800 euro mensili lordi l’emolumento onnicomprensivo dei governatori: lo stesso peraltro dei presidenti dei Consigli. Rossi dunque finirà col portare a casa 700 euro in meno e la medesima cifra di Bruno Dorigatti. E poco più dei suoi assessori. Proprio questo è l’effetto più curioso dell’adeguamento trentino al quadro nazionale. Già, perché il trattamento economico degli assessori membri rimane quello attuale previsto da una legge provinciale del lontanissimo 1976, il 30% in più dei consiglieri. E visto che, per effetto della famigerata legge regionale 6/2012 (la stessa che ha prodotto le pensioni d’oro), i consiglieri percepiscono 9.800 euro di indennità più 700 di rimborso spese forfettario, quello degli assessori è di conseguenza pari a 13.650. Appena 150 meno del presidente Rossi. (p.mor.)