Roma dice addio a «Spelacchio» 

Domani la rimozione dell’abete trentino. Diventerà casette per accudire i bimbi



TRENTO. Gadget ricordo e una «Baby little Home», una casetta in legno per consentire alle mamme di accudire i propri bambini con fasciatoio, poltrona per l'allattamento e tavolino da gioco per i piccoli. Ecco la «nuova vita» dell'albero di Natale di piazza Venezia, l'abete rosso dei boschi del Trentino conosciuto anche come «Spelacchio».

A deciderlo è stata la Giunta Capitolina grazie ad un accordo con la Comunità della Val Di Fiemme. L'intesa consentirà di riutilizzare il legno dell'albero, opportunamente lavorato, per qualcosa di utile alla città e senza alcun costo aggiuntivo. L'albero sarà rimosso domani sera e tagliato in blocchi che verranno inviati in Val di Fiemme per la lavorazione. Un blocco resterà, invece, a Roma per una realizzazione artistica. «Con il passare dei giorni Spelacchio si è conquistato la simpatia e l'affetto della stragrande maggioranza delle persone. Ora avrà una nuova vita. Vogliamo fare di questa star internazionale un esempio concreto di riuso creativo, perché tutto può tornare a nuova vita. Un modo concreto per dimostrare al mondo che Roma vuole essere sostenibile e persegue con convinzione la strada del riuso, riciclo e recupero di materia». Così la sindaca di Roma Virginia Raggi annunciando la seconda vita di Spelacchio. «L'albero di Natale di piazza Venezia ha occupato pagine e pagine delle principali testate nazionali e internazionali. È entrato nel quotidiano della gente ed ha rapito l'attenzione di radio e tv. La sua nuova vita non è assolutamente un'azione di business -aggiunge l'assessore Pinuccia Montanari- Per questo, non limitiamoci a fare di Spelacchio solo il simbolo delle feste, facciamo di più, eleviamolo a simbolo di un'economia circolare sempre più necessaria per il futuro di Roma e delle nuove generazioni».

Per la partenza di Spelacchio, secondo quanto si apprende, il Movimento 5 Stelle in Campidoglio sta pensando domani di fare una sorta di «festa di addio» in piazza Venezia. Con i messaggini che romani e turisti durante le festività natalizie hanno affidato all'abete si dovrebbe invece realizzare un libro.













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