Riva in lacrime: è morta Antonella Iiriti
Aveva 47 anni: è stata per anni capitana del Gs Riva femminile, ha giocato in A a Bolzano. Lascia due bimbi in tenera età
RIVA. Il basket rivano non conosce pace. Alle tante lacrime versate, in questi anni, per colpa delle numerose ferite inferte da un destino crudele, che si è portato via troppe vite strappandole all'affetto di familiari ed amici, ieri si sono aggiunte quelle per la scomparsa di Antonella Iiriti, 47 anni, storica capitana del Gs Riva (poi Cestistica Rivana), playmaker di rara intelligenza, una delle migliori sportive della nostra Busa ma soprattutto una grande donna e mamma di due splendidi bimbi di quattro anni e mezzo e due anni e mezzo avuti dal marito Michele.
Il suo animo combattivo e determinato non è riuscito a vincere quest'ultima battaglia: Antonella è spirata, l'altra notte, all'ospedale di Arco. La terribile notizia ha impiegato poco a fare il giro di Riva e di tutto l'Alto Garda. La famiglia Iiriti è molto conosciuta in zona: Antonella aveva due fratelli, Roberto e Mauro.
Quest’ultimo è stato presidente della Cestistica ed è titolare di un noto negozio di strumenti musicali e pure il papà Domenico (per tutti Mimmo) è stato a lungo impegnato nella dirigenza della società sportiva. Il colpo è stato tremendo. Lo sgomento iniziale ha lasciato posto ad una profonda tristezza e al cordoglio che accompagnerà questi giorni di sconforto fino alla celebrazione delle esequie, che si svolgeranno in forma strettamente privata.
Antonella Iiriti rappresenta un pezzo di storia cestistica di Riva, alla pari di pochi altri giocatori che hanno scritto pagine importanti di questo sport che è nel dna dei rivani. Nonostante avesse smesso ormai una quindicina di anni fa, ancora adesso è un esempio per le giovani generazioni di cestiste che si avvicinano a questa disciplina. La sua carriera sportiva è iniziata nelle fila del Gs Riva ed è quindi proseguita nella Cestistica Rivana, la squadra di basket femminile che oggi milita nella B nazionale.
Ha avuto anche la soddisfazione di calcare i parquet della seconda serie nazionale, in A2, indossando la casacca di Bolzano, in quella che è stata la sua unica esperienza lontana da Riva. Era stato Toni Bridi, uno dei suoi allenatori più importanti (come Franco Biatel e Gigi La Fauci), a volerla al suo fianco, nel 1992, per un progetto altoatesino molto ambizioso.
«Antonella era un ottimo play maker – la ricorda il coach – ed aveva molto carisma. Assieme abbiamo vinto il campionato di serie B ed abbiamo partecipato alla A2, che era un torneo più impegnativo di quello di adesso. Allora era un vero campionato nazionale, si girava l'Italia». Un'esperienza, quella bolzanina, che Toni Bridi e Antonella hanno cercato di replicare a Riva: «A Riva sono rimasto cinque anni e anche qui Antonella era al centro del progetto sportivo dove tutta la famiglia Iiriti ha avuto un ruolo da protagonista: abbiamo ottenuto una promozione in serie B e abbiamo sfiorato il salto in A2 perdendo lo spareggio. Ma Antonella era soprattutto una grande donna, una ragazza generosa e altruista».
A piangerne la scomparsa è anche Maria Scirè, compagna di mille battaglie sportive con la maglia del Gs Riva: «Una grandissima amica, una giocatrice eccezionale, una trascinatrice in campo e una grande mamma. Ho davanti a me una foto di quando la squadra si chiamava Mele di campo: lei era la mela più preziosa, il nostro capitano. Per descrivere chi è Anto e l'affetto che provo per lei mi ci vorrebbe una giornata intera: è proprio vero che lo sport crea amicizia e famiglia». (gl.m. -g.f.p.)