«Ritenute fiscali non pagate» La Finanza gli sequestra la villa 

Evasione. A rispondere dell’accusa è Giambattista Coradello come rappresentante della Impresub (in liquidazione). La segnalazione partita da un controllo dell’Agenzia delle Entrate



Trento. «Non ha versato le ritenute fiscali per oltre due milioni di euro». Questa l’accusa che viene contestata dalla procura a Giambattista Coradello come rappresentante legale della Idmc, la Impresub Diving and Marine Contractor (società ora il liquidazione volontaria). Un’accusa alla quale è seguito il sequestro preventivo di beni per la cifra contestata. Sequestro che ha toccato una quota della villa di Coradello a Villamontagna (il valore totale supererebbe quello “aggredibile”), denaro contante per 434 mila euro rinvenuto sui conti della società e su analoghi rapporti e polizze intestati al rappresentante legale.

Le contestazioni

La segnalazioni parte dall’Agenzia delle Entrate che avrebbe riscontrato delle anomalie e arrivata, per competenza, alla Guardia di Finanza. In sostanza, la società, negli anni 2013 e 2014, avrebbe omesso di versare le ritenute fiscali, operate quale sostituto d’imposta, per 2,2 milioni di euro. Il rilevante ammontare dei mancati versamenti ha portato alla contestazione del delitto di «omesso versamento di ritenute certificate», per cui la procura della Repubblica di Trento ha richiesto ed ottenuto, dal gip il sequestro, finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di beni e valori fino al raggiungimento dei 2.259.457,57 euro di ritenute non versate. Un sequestro che ha toccato la villa per una quota pari a 1.825.000 euro. A notare quella che risultava essere un’anomalia sulle dichiarazioni modello 770/2014 e 770/2015 che sono relative agli anni di imposta del 2013 e del 2014. Un milione 200 mila euro sarebbe il valore del mancato versamento delle ritenute nel 2013 e un milione e 50 mila euro per l’annualità successiva.

La difesa

Anche per questa vicenda Coradello si è affidato all’avvocato Marco Stefenelli che spiega come si tratti di un sequestro preventivo e che le contestazioni saranno attentamente vagliate e quindi ci sarà una valutazione del caso per definire la difesa.

Esterovestizione

Impresub è al centro di un altro caso penale rilevante che è alla battute finali del dibattimento. Era il 2015 quando il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, aveva sequestrato beni immobili e mobili e conti correnti per un totale di circa 11 milioni di euro a Giambattista Coradello, in qualità di titolare della Idmc, la Impresub Diving and Marine Contractor, ai suoi familiari in qualità di soci dell’azienda e a Lionello Conci, amministratore di una società estera di Impresub. L’accusa è quella di evasione fiscale attraverso la cosiddetta «esterovestizione», l’utilizzo di società estere, alcune nei paradisi fiscali, per non pagare tutte le imposte dovute. Fra i beni finiti sotto sequestro, anche la villa di Villamontagna che era stata dissequestrata in virtù di un piano di rientro elaborato assieme al Fisco. Accuse dalla quale l’azienda si è sempre difesa e si sta difendendo nel dibattimento.

La Impresub, ora in liquidazione, era un colosso ed era un’azienda leader, a livello mondiale, nel settore della prospezione marina, installazione sottomarina, bonifica di fondali, nonché della ricerca e recupero di relitti.













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