Rissa davanti al liceo Prati durante un volantinaggio
Trento, intervengono gli uomini della Digos. Alcuni ragazzi sono andati all'ospedale per farsi curare le lesioni
TRENTO. Parapiglia in mattinata davanti al liceo Prati di Trento, nel corso di un volantinaggio da parte degli studenti appartententi al Blocco Studentesco. Sono volati pugni e qualche ragazzo è finito anche all'ospedale: sul posto la Digos per cercare di fare chiarezza sull'accaduto.
I ragazzi del Blocco Studentesco hanno inviato una nota in cui raccontano la loro versione dell'accaduto. «Grave episodio questa mattina nel corso di un volantinaggio del Blocco Studentesco: mentre i militanti del movimento stavano distribuendo volantini agli studenti, alcuni rappresentanti del Centro sociale Bruno si sono radunati nei pressi della scuola per poi minacciare in gruppo e spintonare i ragazzi del Blocco. Quest'ultimi non hanno ceduto a questa ulteriore provocazione e sono riusciti ad allontanare gli attivisti del Centro sociale, che nel frattempo hanno continuato gli insulti e le minacce. Attendiamo una decisa presa di posizione - prosegue la nota - nei confronti di coloro che, tra ridicole manifestazioni e in assenza di contenuti da presentare agli studenti, presidiano le scuole col solo intento di minacciare i nostri militanti».
Fin qui, la versione del Blocco Studentesco. Al telefono uno dei ragazzi che hanno assistito alla scena ha parlato di "provocazioni evidenti" da parte dei ragazzi che stavano effettuando il volantinaggio. Come detto, saranno ora gli uomini della Digos a chiarire le responsabilità di quanto accaduto.
Il governatore Ugo Rossi. “Un brutto episodio, anche perché avvenuto davanti ad una scuola, che ci riporta a contrapposizioni ideologiche che dobbiamo assolutamente stigmatizzare”. Così il presidente della Provincia Ugo Rossi commenta quanto avvenuto nei pressi del Liceo Prati di Trento, dove due gruppi di studenti si sono scontrati, venendo alle mani. “Al di là delle responsabilità, che saranno chiarite dalle forze di polizia, esprimo, a nome dell’istituzione che rappresento – dichiara Rossi – la più ferma condanna per quanto accaduto. Spiace constatare che proprio i più giovani ricorrano alla violenza per affermare le proprie ragioni. Un metodo che non ha mai portato nulla di buono come la storia ci insegna. La ricerca del dialogo ed il rispetto devono sempre prevalere - ha aggiunto Rossi - se vogliamo costruire un futuro positivo per la nostra comunità”.