Riforma scolastica in Trentino: boom di iscrizioni nei licei, crollano i tecnici
Nell'incertezza del nuovo scenario le famiglie sono andate sul sicuro: record al Rosmini di Rovereto e al Galilei di Trento
TRENTO. Crollano gli ex istituti professionali (Battisti di Trento e Martini di Mezzolombardo), calano i tecnici (Iti Buonarroti, ma anche Tambosi), crescono i licei (boom al Rosmini di Rovereto e al Galilei di Trento) e la formazione professionale. È l’effetto della riforma Dalmaso sulle iscrizioni per l’anno scolastico 2010/2011. Un dato è evidente: nel panorama di incertezza le famiglie sono andate sul sicuro iscrivendo i figli ai licei. A fare la parte del leone è stato lo scientifico, favorito dall’attivazione dell’indirizzo delle scienze applicate al posto del vecchio liceo scientifico tecnologico dei tecnici.
L’assessore all’istruzione, Marta Dalmaso, commenta così i dati. «Credo che i tecnici abbiano tenuto nonostante i timori di molti. Certo, il clima di incertezza che si è protratto a lungo, non per colpa della Provincia ma di Roma, non ha messo nelle condizioni migliori le famiglie di comprendere le novità».
La voglia di liceo si è fatta sentire soprattutto al Rosmini di Rovereto (+22%), ma è andata bene anche al Galilei di Trento (+18%), che ha fatto meglio del Da Vinci (+7%). Cresce del 13% la formazione professionale con picchi a S. Michele e Primiero. Tra le paritarie stabile l’Arcivescovile, in calo il Sacro Cuore. Tecnici: tiene il Marconi di Rovereto (+3%), forse anche grazie alla mobilitazione, mentre cala del 19% il Buonarroti di Trento.
Proprio al Buonarroti, ieri pomeriggio, il collegio docenti si è riunito per i 60 o 50 minuti. Con 132 voti su 140 è stata votata la non adesione ai due modelli: i prof si sono chiamati fuori e hanno mandato un messaggio alla Provincia: «In Trentino il tempo scuola è inferiore a quello nazionale». Con la non adesione, sarà comunque applicato il modello Dalmaso che prevede lezioni di 50 minuti