Rifiuti solidi: a Riva aumentano le tariffe
Dall'1 gennaio un rincaro medio del 2,78% per le utenze domestiche
RIVA. Dal prossimo 1 gennaio per i cittadini rivani è previsto un aumento delle tariffe per la raccolta dei rifiuti solidi che la giunta ha fissato nel 2,78% per le utenze domestiche, che rappresentano il 48,5% del totale, e del 3,35% delle restanti utenze. I dati si riferiscono ad una media: in realtà per le famiglie il maggiore costo oscillerà fra il 3,61% dei nuclei con un solo componente (pagheranno 36,76 euro di quota fissa e 0.663 euro a metri quadro) ed il 2,08 per quelli numerosi - peraltro rari - di sei o più persone (per loro la tariffa prevede 125 euro di quota fissa e 1,077 euro a metro quadro).
Nel comparto delle utenze non domestiche il ventaglio delle tariffe è decisamente vasto: si parte da 1,073 euro a metro quadro per cinema e teatri per arrivare al massimo di 20,007 euro che rappresentano la tariffa per ortofrutta, pescherie, fiori e piante, piazza al taglio. Gli alberghi con ristorante pagano 3,964 euro al metro, le banche 1,707, edicole e farmacia 4,008, i parrucchieri 3,883, ristoranti trattorie pizzerie e pub sono a 15,545, birrerie a 13,538, bar, caffè e pasticcerie ad 11,048, i supermercati ed i generi alimentari 6,673, i banchi di mercato di generi alimentari 14,545.
Il costo complessivo del servizio (affidato alla Comunità di Valle e calcolato a titolo provvisorio in quanto non è stato ancora effettuato il nuovo appalto) sfiora i 3 milioni di euro: per l'esattezza 2,065 milioni sono impegnati per procedere alla raccolta indifferenziata dei rifiuti solidi urbani, 683 mila per quella differenziata (in aumento di circa 70 mila euro sull'anno 2011), 205 mila sono i costi comuni.
Per quanto riguarda la situazione attuale della raccolta, è possibile osservare una diminuzione complessiva dei rifiuti accompagnata da una sostanziale stasi della percentuale della differenziata. In particolare, secondo i dati forniti dal Comprensorio, nel 2009 il totale dei rifiuti urbani è stato di 11.122 tonnellate, pari a 572,5 chilo pro capite, di cui 291,65 di differenziata. Nel 2010, 10.155 le tonnellate prodotte, 515,96 i chili pro capite, 259 di differenziata. Nel 2011, per i primi otto mesi, 7457,64 tonnellate prodotte, pari a 376 chili annui pro capite di cui 188 di differenziata.
Per il 2012 gli obiettivi fissati dal piano provinciale di smaltimento dei rifiuti indica in 175 chili pro capite il quantitativo massimo da avviare al termovalorizzatore: il che impone di raggiungere un 65% per la raccolta differenziata. Le previsioni in sede locale dicono che la differenziata crescerà fino ad un 51,5%. Il miglioramento della situazione dipenderà, secondo l'amministrazione comunale, da una ristrutturazione e da un riposizionamento delle attuali piazzole stradali, con l'inserimento di isole interrate, con l'aggiunta dei contenitori per il rifiuto organico e, per qualche situazione anche per raccolte di tipo diverso quali ramaglie verdi e cartone. In altri termini, finchè non ripartirà dalla Comunità di valle il lavoro per le nuove isole ecologiche arrestatosi già ai tempi del comprensorio, non è sicuramente pensabile che la situazione possa migliorare.