Rifiuti, i vigili preparano l’offensiva anti-furbetti
Il comandante Giacomoni: «Presto un vertice per decidere chi e come multare» L’Adoc scrive al sindaco: «Più informazione e sacchi gratis per i pannoloni»
TRENTO. Dopo avere provveduto (non nel modo migliore, stando alle proteste) a informare i cittadini sul nuovo sistema di raccolta del residuo, il Comune sta studiando ora come “punirli” se non rispetteranno le regole.
Nei prossimi giorni si terrà un vertice con la polizia municipale in cui si deciderà nel dettaglio che strada seguire. Lo preannuncia il comandante Lino Giacomoni: «Certo che faremo i controlli», afferma. «Ci troveremo per definire come e quando intervenire, come già facemmo negli anni addietro». Solo i vigili sono autorizzati dalla legge ad aprire i sacchi per indagare sul contenuto e, in caso di irregolarità, a cercare tracce che aiutino a risalire al responsabile. «Sì, ma agiremo in sintonia con il gestore del servizio», precisa Giacomoni. Controlli saranno fatti quindi sui sacchi non Tares, che da lunedì scorso non possono essere più gettati nei bidoni. «Se troveremo elementi per risalire all'autore del conferimento, questo verrà multato, come previsto dalle norme», chiarisce il comandante. E in caso che l’autore non sia identificabile? In caso di sacchi irregolari mescolati con quelli verdi, potrebbe andarci di mezzo anche il condominio? «Stiamo vagliando anche questa ipotesi: è una delle problematiche sul tappeto. Gli operatori di Dolomiti Energia possono non ritirare i sacchi non conformi, noi vedremo se sia il caso di chiedere conto all'amministratore di condominio».
Nella sede di Dolomiti Energia, intanto, informano che gli avvisi che preannunceranno la rimozione del bidone condominiale “inquinato” dai sacchi neri non appariranno subito. «Ci saranno due settimane di avvio soft: solo a fine mese verranno apposti i primi cartelli». E intanto come sta andando? «Si comincia a vedere qualche sacco verde, ma molti non l'hanno ancora esposto: è troppo presto. Ci sono ancora numerosi sacchi neri, ma siamo in una fase di passaggio».
I “furbetti” che volessero gettare i loro rifiuti nei cestini del centro saranno scoraggiati dalla loro forma, che non consente l’introduzione di grossi volumi: «Il più diffuso è il modello “Atene” in metallo coperto - spiegano in Comune - ma c’è anche il “siluro”, spesso vicino alle fermate degli autobus, in materiale plastico”.
Intanto sul caso rifiuti interviene con decisione anche l’Adoc, il sindacato dei consumatori, che in una lettera al sindaco parla di un’“insufficiente informativa” data alla cittadinanza e chiede nuovi incontri per il pubblico presso Circoscrizioni e associazioni. L’Adoc pone nuovamente l’accento sui pannoloni, affermando che tutti gli ausili sanitari con prescrizione medica «possano, anzi debbano, essere conferiti gratuitamente nei cassonetti”.
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