Rete di treni e autobus elettrici a Trento, approvato lo studio di fattibilità
Via libera al Progetto Nordus: confermato l’attestamento della Trento - Malè con raddoppio da Lavis sino al capolinea attuale, mentre la tratta verso Mattarello sarà nella prima fase un Brt elettrico
TRENTO. Su proposta del presidente Maurizio Fugatti, la Giunta provinciale ha approvato in linea tecnica lo studio di fattibilità del progetto “Nordus”, in funzione di servizio urbano nel contesto delle altre reti a servizio della mobilità Nord-Sud della città di Trento. Col provvedimento è stato dato atto che lo studio consente la possibilità di partecipare a finanziamenti statali su fondi dedicati al trasporto rapido di massa per la progettazione e realizzazione delle opere (raddoppio FTM in primis). E’ stata rimandata ad un successivo provvedimento l’eventuale definizione degli impegni con il Comune di Trento per l’esercizio dell’opzione per l’affidamento del successivo livello di progettazione, ovvero il Progetto di Fattibilità tecnica ed economica.
Il 20 ottobre scorso la Giunta aveva approvato la “Relazione studio di fattibilità Nordus fase 1”. Nel provvedimento si spiegava che l’analisi multicriteria realizzata dal Raggruppamento Pini Group e valutata congiuntamente dai Servizi Tecnici della Provincia autonoma di Trento e del Comune di Trento, con il supporto di Trentino Trasporti aveva consentito di individuare come soluzione l’attestamento della Ferrovia Trento-Malè nella stazione di Trento centro - a doppio binario nella tratta tra Lavis e la stazione di Trento centro – congiuntamente con un trasporto frequente nella tratta Lavis-Mattarello. Oggetto di ulteriore approfondimento sarebbero state le ipotesi di prevedere tram o bus rapidi per lo sviluppo di un sistema di secondo livello ad alta frequenza, nella tratta Lavis-Spini-Mattarello.
Col provvedimento adottato ieri dalla Giunta provinciale si prende atto delle conclusioni dello studio del Raggruppamento Pini Group che doveva approfondire anche il tema della sostenibilità economica delle soluzioni sul corridoio nord sud. Si conferma come soluzione l’attestamento della Ferrovia Trento-Malè nella stazione di Trento e un sistema di bus elettrici per la parte a sud nella prima fase. Da settembre i bus elettrici copriranno la tratta Zambana - Piazza Dante.
Allegati al provvedimento adottato vi sono gli elaborati utili a presentare domanda di finanziamento, a valere su fondi ministeriali per il trasporto rapido di massa, in funzione del raddoppio della Ferrovia Trento - Malè da Lavis a Trento.