certificati medici

Raffica di controlli Inps sulle malattie

L’Istituto vuole verificare i certificati: centinaie di lettere, sotto esame le interruzioni nel weekend. La Cgil apre uno sportello



TRENTO. Decine di lavoratori nelle scorse settimane hanno ricevuto una lettera poco gradita dall’Inps. L’Istituto in questo periodo, infatti, sta verificando i periodi di malattia di molti lavoratori. Si tratta soprattutto dei periodi superiori ai due giorni. L’Istituto scrive ai lavoratori di portare i certificati medici per verificare la sussistenza della malattia. In molti si lamentano perché dicono di dover perdere una mezza giornata di tempo per dimostrare quello che è già presente sulle carte. Ma All’Istituto spiegano che i controlli vengono sempre fatti quando ci sono degli elementi particolari che attirano l’attenzione, come la malattia che si interrompe subito prima del week end e riprende subito dopo. Come spiega il direttore regionale dell’Inps, Marco Zanotelli, i controlli non vengono fatti a campione, ma su segnalazione di un sistema elettronico che rileva delle discrasie: «I controlli li abbiamo sempre fatti. Si fanno quando il sistema segnala delle cose da verificare».

La Cgil ha deciso di aprire uno sportello ad hoc per i lavoratori che chiedono informazioni in merito. Per far fronte alle molte persone che in questi giorni si stanno rivolgendo alle categorie sindacali della Cgil e al Patronato Inca, la Cgil del Trentino da lunedì attiva un servizio ad hoc per tutti i lavoratori che hanno ricevuto da parte di Inps la lettera con cui la sede regionale dell'Istituto contesta alcuni giorni di malattia pregressi. Le giornate contestate, in genere del 2016, secondo l'Istituto non risultano coperte da certificazione medica. Di conseguenza, l'indennità corrisposta per queste giornate, se non opportunamente giustificate, va restituita.

Il servizio verrà gestito dall'Ufficio vertenze della Cgil del Trentino in collaborazione con le categorie e con il patronato Inca. Tutti i lavoratori e le lavoratrici che in questi giorni stanno ricevendo la comunicazione Inps di contestazione, dunque, possono rivolgersi al sindacato. Purtroppo il tempo a disposizione dei lavoratori per giustificare le assenze contestate è pochissimo: solo 15 giorni dal ricevimento della raccomandata. «L'Inps ha legittimamente ritenuto opportuno fare queste verifiche – incalza il segretario generale Franco Ianeselli -. Più discutibile è la tempistica: comunicazioni di questo tipo partono a fine luglio, quando molti lavoratori sono in ferie e dunque in una situazione di oggettiva difficoltà. Avremmo auspicato che l'Inps avvertisse prima le strutture sindacali. In una logica di reciproca collaborazione se fossimo stati avvertiti per tempo ci saremmo organizzati al meglio per evitare uffici intasati e inutili code». Casi tipici sono la contestazione di giornate indennizzate a titolo di malattia per ricovero ospedaliero; in questi casi capita abbastanza spesso che il certificato medico non viene inviato all'Inps. Diverse richieste di verifica riguardano anche lavoratori che hanno terminato la malattia il venerdì per poi riprenderla con un nuovo certificato il lunedì. Ci sono poi i casi in cui il lavoratore si è recato dal medico il giorno successivo alla data di inizio malattia.













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