Raccolta firme per i cedri del Prati 

Professori e studenti insieme per salvare i due alberi che si trovano nel cortile



TRENTO. Una raccolta di firme per salvare i cedri del piazzale del Liceo Classico Prati di Trento che la dirigente vuol tagliare. L’hanno lanciata gli insegnanti e gli studenti del liceo. E’ rivolta in primo luogo a chi al Prati ci va a scuola o ci lavora, ma anche a tutti quelli che hanno a cuore la natura e la vita degli alberi. In questo caso si tratta di cedri molto vecchi che sono lì da decine di anni. La dirigente ha deciso di abbatterli dopo che è caduto un ramo nel mese di dicembre. Dovranno essere tagliati sabato prossimo, ma molti docenti e studenti non ci stanno. Una delle insegnanti che ha lanciato la raccolta di firme spiega così l’iniziativa: «Ormai c’è la tendenza a tagliare gli alberi senza prima guardare se si possono curare. E’ già successo a Trento e anche a Rovereto. In questo caso, il ramo è caduto da tempo, forse un anno. Noi ci chiediamo se, invece di abbattere gli alberi, non si fosse potuto tagliare semplicemente qualche ramo. Capisco che la dirigente possa aver considerato che i rami potessero diventare un pericolo, o che ostruissero le grondaie della vicina succursale, ma forse si potrebbe sfoltire i rami ottenendo lo stesso risultato. Anche perché, una volta tagliati alberi così vecchi, non è che sarà molto facile averne altri». Per questo è stata lanciata la raccolta di firme. Di tempo, però, ce n’è poco. Infatti l’abbattimento è previsto per sabato prossimo.

Sul caso si è mossa anche la politica. Il consigliere provinciale dei 5 Stelle Filippo Degasperi ha presentato un’interrogazione in Consiglio provinciale: «Considerato il pregio delle due piante, la mancanza di ulteriori informazioni insieme a una decisione che pare assunta senza alcun coinvolgimento della comunità scolastica, riteniamo utile invitare la Provincia ad un supplemento di istruttoria che va innanzitutto condiviso con chi la scuola la vive». Il caso è stato anche sollevato dal consigliere comunale dei 5 Stelle Andrea Maschio: «Troviamo sconcertante che lo si faccia senza alcuna spiegazione di possibili evidenze di rischi e patologie. Purtroppo i tempi sono strettissimi ma proviamo lo stesso a fermare questa operazione».













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