Questura e Torrione: i «dimenticati»

Abbandonata la prima, nell'incertezza il secondo. E la politica si muove


Jacopo Tomasi


TRENTO. Degrado non fa rima solo con periferia. Nel centro di Trento ci sono alcuni edifici storici che sono dimenticati ed abbandonati. È il caso dell'ex sede della questura di Trento, che s'affaccia su piazza Mostra davanti al Castello del Buonconsiglio. Ma anche del Torrione di piazza Fiera. Strutture di valore, inserite nel circuito turistico della città, ma che versano in un evidente stato di decadenza.

A lanciare l'allarme con una mozione che sarà presentata a breve in consiglio provinciale è stato Salvatore Panetta (Upt) che chiede alla giunta quali prospettive di ripristino ci siano per l'ex questura di piazza Mostra ed il Torrione. «Non è solo un problema culturale - scrive il consigliere - ma anche di complessiva immagine di Trento e quindi del Trentino tutto». «Anche in considerazione di ciò - prosegue - la Provincia è chiamata ad una chiara assunzione di responsabilità». Panetta chiede quindi che nel bilancio preventivo 2012 sia prevista una prima tranche di interventi essenziali per la messa in sicurezza dei due edifici. Ragionando a lungo termine, nel quadro del bilancio pluriennale, chiede una congrua quota di investimenti per ripristinare l'uso degli immobili. Da anni, infatti, si parla di portare all'ex questura gli uffici amministrativi del Museo del Castello del Buonconsiglio. Per qaunto riguarda il Torrione, invece, "fallito" il bando per l'insediamento di un albergo, al piano terra è stato realizzato un punto informazioni dell'Apt, ma gli altri piani sono attualmente vuoti ed inutilizzati.

Melchiore Redolfi, presidente della circoscrizione Centro storico-Piedicastello, raccoglie immediatamente l'assist del consigliere Panetta e chiede a sua volta degli interventi da parte della Provincia. «Finalmente - afferma Redolfi - c'è un consigliere provinciale che chiama la giunta ad assumersi le sue responsabilità in merito a questi due edifici storici». Redolfi, senza sperare in progetti faraonici, resta coi piedi per terra e propone interventi concreti, soprattutto per l'ex questura. «Con l'aria che tira è inutile pensare all'interramento di via dei Ventuno o di un parcheggio interrato in piazza Mostra: non ci sono le risorse. Questo, però, non è un buon motivo per lasciare l'edificio in una situazione di totale disfacimento. La Provincia deve dirci in tempi brevi cosa vuole metterci dentro. Io suggerisco di spostare in quella sede gli uffici dei gruppi consiliari, visto che attualmente l'ente pubblico strapaga l'affitto e lascia un edificio di sua proprietà vuoto e fatiscente».

Sul Torrione - di proprietà della Fondazione Crosina Sartori - nelle ultime settimane pare riprendere quota l'ipotesi del bed&breakfast. Ma se anche questa volta dovesse restare solo un'idea, Redolfi propone di spostare davanti a piazza Fiera l'intera sede dell'Apt, visto che al primo piano c'è già il nuovo punto informazioni. Insomma, le idee per riqualificare queste strutture non mancano. Ora, però, servono i fatti per ridare alla città due edifici storici che sono finiti ai margini nonostante siano nel cuore di Trento.













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