Prostituzione in Trentino Alto AdigeSito web oscurato e due arresti
Dagli approfondimenti effettuati dalle Fiamme Gialle trentine sarebbe emerso che le prostitute erano solite pubblicizzare le loro prestazioni attraverso un sito web, dai contenuti non esplicitamente pornografici, gestito da una cittadina di origine romena di 42 anni
ROVERETO. Affittava due suoi appartamenti a Isera, per la modica cifra di 100 euro al giorno. I Finanzieri hanno arrestato F.S., 50 anni, per sfruttamento della prostituzione. Sequestrati i due alloggi. Nella stessa operazione è finita in carcere anche P.M., 42 anni, residente a Trento e titolare di un sito web: pubblicava annunci di prostitute in cambio di denari. Perquisite pure molte case tra Bolzano, Merano, Trento e la Vallagarina.
L’operazione, partita dal controllo delle due abitazioni di F.S., è scattata la sera di giovedì e si è conclusa alle prime ore dell’alba dopo che i finanzieri hanno svegliato 39 donne, in gran parte straniere - colombiane, dominicane, ma anche una polacca, due rumene e altre dall’Est - che sono state identificate. Nessuna è indagata, salvo una, priva del permesso di soggiorno e solo per questo motivo segnalata all’autorità giudiziaria. L’opinione degli investigatori, allo stato attuale delle indagini, è che le donne svolgessero attività “in proprio”. Pare cioè che non fossero ridotte in stato di schiavitù o di sfruttamento.
Tutte però si rivolgevano allo stesso sito web per pubblicizzare i propri servigi. Gli annunci non erano espliciti, ma lasciavano intendere che tipo di attività esercitassero le donne, mostrandole ad esempio in abiti succinti e con la pecetta nera sugli occhi. Annunci che promettevano corroboranti massaggi e subito dopo lasciavano capire che la massaggiatrice era «brasiliana, molto calda». Il server si trova in Toscana. Sul sito, attivo da tre anni e per il quale è stato chiesto che venga oscurato, si trovavano anche i numeri di cellulare delle ragazze disponibili, da contattare. Le ragazze prendevano i contatti in autonomia e davano volta per volta al cliente l’indicazione sul luogo e l’ora dell’appuntamento.
P.M., rumena naturalizzata italiana, abita a Trento ed è la titolare del dominio web sotto inchiesta. Secondo la Procura di Rovereto, che coordina le indagini attraverso il sostituto procuratore Fabrizio De Angelis, la donna incassava somme dai 100 ai 150 euro per pubblicare per un mese ogni singolo annuncio. F.S. incassava almeno 100 euro al giorno, grazie alle prostitute che si rivolgevano a lui affittando - a volte in gruppo, per risparmiare - i suoi appartamenti. La Finanza ha perquisito 25 abitazioni, di cui 18 a Trento e alcuni alloggi in via Degasperi, a Rovereto in via Magazol, Bolzano e Merano. Sequestrati 95 mila euro in contanti. (gil)
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