Progressio acquista Oro Cash, i trentini lasciano

Formalizzato l'acquisto della catena di negozi, il presidente Franceschi dà le dimissioni



TRENTO. Progressio Investimenti, fondo di private equity partecipato, tra gli altri, dalla Mittel guidata da Giovanni Bazoli, conquista la catena Oro Cash insieme al fondo lussemburghese Ilp III, ma si spacca al suo interno e perde per strada il presidente.

L'operazione - viene spiegato in una nota - sarà perfezionata entro fine aprile, con gli attuali soci (i fratelli Giuseppe e Marco Agostoni e Piergiorgio Biella) che resteranno al 30%, mentre i due fondi acquirenti si divideranno pariteticamente la maggioranza del capitale. La strategia di crescita della rete di negozi, che compra e rivende oro e oggetti preziosi usati, è "condivisa" - prosegue il comunicato - e "prevede un rafforzamento della presenza in Italia (con 500 negozi) e negli altri paesi esteri in cui Oro Cash è già presente (Spagna, Portogallo, Irlanda ed Austria), nuove iniziative in mercati esteri gia' individuati, l'ingresso nei centri commerciali e lo sviluppo della vendita di gioielli rigenerati".

L'operazione ha creato una spaccatura tra il management, che controlla il 52% di Progressio, e i soci di minoranza, contrari all'intervento. Si tratta della Fondazione Caritro (22%), Isa (12%), che fa capo ala Curia di Trento, e Mittel (15%). Il presidente Giorgio Franceschi ha rassegnato le proprie dimissioni, motivandole con una lunga lettera in cui ha indicato che, al di là del parere della Curia, "il confronto all'interno di Progressio è proseguito per molto tempo e con grande serietà con un dialogo approfondito sulle diverse sensibilità personali ed istituzionali, non tanto sulla società Oro Cash in questione, ma sul settore di attività".

Al contrario, racconta il presidente dimissionario, "il Comitato Investimenti (del fondo, ndr) ha studiato a fondo la tematica in diverse sedute e ne ha certificato la piena legittimità", mentre Franceschi e gli altri 3 consiglieri di minoranza (Mario Spongano, Enrico Zobele e Mariano Marroni) hanno ritenuto che "l'operazione Oro Cash fosse pregiudizievole per Progressio".

Da parte sua il management di Oro Cash ha indicato come il gruppo sia "un operatore qualificato che ha adottato misure di controllo interno e dei negozi, creando un proprio protocollo di lavoro rigoroso che in tempo di crisi, oltre ad aiutare l'occupazione, garantisce l'acquisto e la vendita di oggetti in oro evitando situazioni di strozzinaggio e illegalità". Oro Cash, inoltre, fa sapere di essere "impegnata nel sociale con il progetto Musica e Solidarietà", con tanto di raccolta fondi da destinare alla ricerca contro il tumore pediatrico portata avanti dall'Istituto di farmacologia dell'Università di Bologna.













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