Profumerie nel mirino a Trento, le commesse "fanno squadra" per intercettare ladri e rapinatori
Il malintenzionato che ha colpito martedì da Pinalli era stato pedinato dalla commessa di Douglas. "Ci diamo una mano fra di noi. Mai come in questo periodo assistiamo a episodi simili, commessi dalle stesse persone"
TRENTO. La rapina di martedì pomeriggio poco dopo le 18, avvenuta alla profumeria Pinalli di via Oss Mazzurana, di fronte al teatro Sociale, non è stata la prima della serie. Infatti la commessa, protagonista del fatto inquietante, già una quindicina di giorni fa era stata al centro di un episodio analogo accaduto nello stesso posto e soprattutto con lo stesso malvivente.
La commessa – che per ovvii motivi di sicurezza preferisce non comunicare il proprio nome e non farsi riprendere da vicino in fotografia – verso le 18.10 ha visto entrare questo individuo conosciuto in passato per analoghi motivi poco leciti. L’uomo, 49 anni, marocchino, era seguito dalla commessa della profumeria Douglas, sita nella stessa via Oss Mazzurana all’incrocio con via Diaz. Dicono infatti le commesse: “Tra colleghe, anche di esercizi commerciali diversi, ci diamo una mano, ci teniamo informate e se non riusciamo a telefonare seguiamo di persona questi uomini, sempre gli stessi 4, che a volte sono gli unici frequentatori della via”.
La commessa di Pinalli, visto l’uomo entrare in negozio lo ha guardato e questi ha subito dato in escandescenze, non solo con frasi minacciose ma pure offensive e sessiste. Poi ha afferrato una confezione di profumo facendo per avviarsi fuori dalla porta d’uscita. La commessa, per nulla intimorita, lo ha invitato a riconsegnare la confezione ma questo per tutta risposta, le ha sferrato un pugno sulla spalla sinistra e poi se n’è andato velocemente verso via Manci.
Da lontano la commessa lo ha seguito e nel frattempo aveva già composto il 112 con lo smartphone; quindi si è avviata verso via Belenzani, dove la pattuglia, nel frattempo immediatamente giunta sul posto, ha bloccato l’uomo arrestandolo in flagranza di reato.
La confezione di profumo, a dimostrazione di quanto siano organizzati questi malviventi – era già stata passata furtivamente ad un complice incontrato lungo la via. L’uomo, comunque, già noto per fatti specifici alle forze dell’ordine, è stato tradotto in carcere e poi sottoposto a processo per direttissima.
Ciò che fa specie e che dà il segno di quanto la solidarietà vada oltre i confini della concorrenza, è la quasi associazione di auto mutuo aiuto tra commesse, instauratasi dopo il ripetersi di questi fatti. Dice la commessa di Douglas: “Lavoro in centro città da oltre trent’anni ma non ho mai assistito al ripetersi con tanta frequenza di episodi di questo tipo e soprattutto perpetrati a dispetto di tutto dalle stesse persone, che pare agiscano indisturbate, fregandosene delle regole e del convivere civile”.