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Problemi di palestra e spese: il Torrefranca taglia 15 atlete (su 130)

A Mattarello c'è una sola struttura adeguata per gli allenamenti e il trasferimento a Trento sarebbe un problema. Confermate comunque tutte le 8 squadre: saranno in campo alla ripresa della stagione a settembre


Daniele Peretti


TRENTO. Nessun ridimensionamento: tutte le otto formazioni del Torrefranca saranno regolarmente in campo alla ripresa della stagione pallavolistica a settembre. «Abbiamo fatto la stessa cosa che fanno tutte le altre società, ovvero comunicare l’impossibilità d’iscrizione per alcune atlete. Le altre lo fanno a settembre, quando diventa difficile trovare una squadra, noi abbiamo preferito farlo a fine campionato. Evidentemente però c’è stato un cortocircuito nella comunicazione». È successo che la società ha contattato i genitori comunicando l’impossibilità di sostenere un parco atlete troppo allargato e a questo punto c’è stato chi ha rilanciato sulla pagina Facebook “Sei di Mattarello se…” che la società stava congedando tutte le ragazze delle giovanili. «Non è assolutamente vero, ribatte Giovanni Zorzi, presidente ormai da 50 anni, il taglio riguarda una quindicina di ragazze su un totale di 130. Purtroppo sono provvedimenti che tutte le società attuano anche per garantire la qualità tecnica». Quali sono le cause? «Nello sport a questi livelli il primo problema è lo spazio. A Mattarello per il volley è agibile unicamente la palestra delle scuole elementari. È per questo che le squadre che partecipano al campionato di serie C e D vanno ad allenarsi anche a Trento».

Quindi nessun problema economico? «Non sono momenti facili per nessuno, ma ci si barcamena. Se solo avessimo lo spazio sufficiente per mantenere una realtà in crescita numerica, non saremmo di certo così fessi da mandare via le ragazze. Puntiamo alla continuità cercando di portare in prima squadra le ragazze delle giovanili. Poi c’è chi, come il Marzola, ha preferito invece cedere i diritti sportivi delle prime squadre puntando unicamente sul settore giovanile».

Pentito di aver comunicato la decisione di alcuni tagli a fine campionato? «Non ci aspettavamo di certo quanto è successo. Lo abbiamo fatto per dare la possibilità ai genitori di avere più tempo per trovare la squadra ai propri figli». Per quanto riguarda il problema degli impianti avete cercato delle alternative? «Certamente, ma per la pallavolo che richiede certe altezze degli impianti la disponibilità è scarsa. C’è da considerare anche un altro aspetto che è quello dei costi perché dovrebbe essere la società a mettere a disposizione almeno un pulmino per i trasferimenti e sarebbe da valutare anche la questione organizzativa».

In serata il Torrefranca ha diramato un comunicato di smentita: «Torrefranca Volley smentisce categoricamente la notizia che circola in rete in queste ore secondo la quale è in atto un programma di smantellamento delle squadre. La Società conferma con forza l’intenzione di proseguire e rafforzare l’attività della pallavolo nel segno della continuità prevedendo per la prossima stagione squadre per tutte le categorie giovanili dal minivolley fino alla serie C con l'obbiettivo di offrire alle atlete un progetto sportivo ed un ambiente di qualità».

 













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