Primiero, Turra se ne va dalla Comunità
Il consigliere di Via Nova e coordinatore del Pd: «Lista e partito tolgono il proprio appoggio al presidente Trotter»
PRIMIERO. La lista civica “Via Nova” lascia la Comunità di valle. Non solo, ma nel rassegnare le dimissioni dall'ente territoriale il consigliere e capogruppo nell'assemblea della Comunità, Enrico Turra, assieme al circolo locale del Pd ha tolto l'appoggio politico alla presidenza Trotter.
«È già da più di un anno che la lista Via Nova, assieme al circolo locale del Pd continuano a sollevare dubbi sull'effettiva legge istituzionale che diede vita alle comunità – spiega Enrico Turra -. Ci siamo mossi proponendo allo stesso Gilmozzi un emendamento per completare l'effettiva realizzazione della legge sul piano urbanistico, ma niente da fare». Il capogruppo nonché ultimo rimasto della lista, il ventiduenne Enrico Turra in questi ultimi mesi ha cercato a tutti i costi di salvare il salvabile. «Via Nova candidò nel 2010 con Trotter - ricorda Turra - per portare avanti una semplificazione amministrativa, ma la maggioranza che dapprima sottoscrisse un programma si è subito posta in maniera ostile a quella proposta. La legge istituzionale proponeva autonomia ai territori in realtà ma è stata completamente disattesa. Con i comprensori si parlava si deleghe ma con le comunità di vere e proprie competenze che non sono mai state applicate anche su temi che ormai da anni venivano svolte con ritualità. Le Comunità di valle sono utili se riescono a coordinare una pletora di Comuni. La Provincia ha fatto un pasticcio rigettandolo sulle Comunità e creando motivo di discordia tra Comuni e Comunità». Turra quindi spiega che «non ha senso dire Comunità sì o Comunità no, ha invece valore e interesse pensare se in territori piccoli è più utile spingere sulle unioni o se sono più utili le Comunità». E aggiunge: «Sì alle Comunità di valle che al loro interno svolgano competenze vere, trattenendo a sé il 70 per cento delle competenze provinciali e sì alle unioni dei Comuni. I Comuni come organo di presidio di un territorio servono e sono necessari ma è giunta l'ora della fine della parcellizzazione dei territori, quello che mio è mio e quello che è tuo è tuo».
Turra quindi punta ancora il dito verso la Provincia che, a sua detta, «ha fatto un pasticcio non definendo chi fa cosa e ha gettato queste, e altre criticità, in capo alle Comunità di valle. La coerenza è un valore che in politica si è perso, ma che noi non rinunciamo a ribadire: il nostro manifesto/programma firmato sottoscritto e votato dai cittadini ci impegna a tenere fede a quanto è stato detto e scritto». E conclude affermando che «rispetto alle incomprensioni legislative la parte politica avrebbe potuto sorpassare e ridurre il metro di distacco: invece che darsi da fare la presidenza Trotter ha creato pessimi rapporti con le amministrazioni e ha fatto mancare quello che effettivamente è portata a fare la politica e l'amministrare pubblico: ascoltare la cittadinanza, i loro problemi, le categorie economiche che soffrono anche per la mancanza di coraggio e decisione. E quindi noi, circolo Pd e lista Via Nova, lontani dalla poltica raffazzonata e finalizzata alle poltrone diciamo no a questo comportamento che da più di un anno denunciamo a tutti livelli e in tutte le sedi possibili».