Prg, variante per riempire i capannoni semivuoti

Approvato il provvedimento che apre nuove prospettive per viale dell’Industria Potranno essere avviati vari tipi di attività tranne che di commercio al dettaglio


di Roberto Gerola


PERGINE. Non solo “soffitte” l’altra sera nella variante al Prg approvata in sede consiliare come “prima adozione”, ma anche “zone per attività produttive”. E ha fatto capolino una parte dei capannoni di viale dell’Industria, compresa l’ex Cederna.

Nella variante (illustrata nel dettaglio dall’architetto Elisabetta Miorelli e dall’ingegner Loris Moar) viene stabilito che nelle zone produttive di livello locale «sono ammesse anche strutture di servizio quali parcheggi, mense, pubblici esercizi, sportelli bancari, palestre, centri benessere, discoteche ed attività di rimessaggio camper». In sostanza è permesso di tutto tranne negozi al dettaglio. Tra le zone interessate anche il lato destro in direzione nord di viale dell’Industria.

Si parla allora di capannoni e strutture produttive che hanno visto modificata nel corso degli anni la propria funzione iniziale. In testa alla strada (di fronte alla rotatoria di viale Dante), l’area è agricola di interesse secondario; poi l’insediamento Fratelli Prada (non più raccoglitore di ferraglia e simili, ma vende legna e guard-rail), quindi Crz, Sala del regno e caserma carabinieri, sul retro verso via Amstetten, capannone “Perini”; più oltre, area servizi (vigili del fuoco, Amnu); per proseguire con capannone Amnu, e quindi insediamenti vari: Dial, Dalcolmo, Ferruzzi, Paoli, fino al capannone Lorenzi e la carrozzeria Bernardi. L’area comprende anche l’interno e quindi l’area Cederna (che confina con via Bellini, parallela a viale dell’Industria), con gli insediamenti del tratto terminale (verso viale dell’Industria) dia via Petrarca.

Il lato sinistro (direzione nord) di viale dell’Industria è zona produttiva di interesse provinciale e quindi prevista dal Pup (come Fosnoccheri e Ciré). Ebbene, alcuni capannoni, sono sottoutilizzati, nel senso che non producono, come era in origine, ma ospitano attività varie (anche palestre, ad esempio) oppure sono vuoti. La motivazione espressa dalla maggioranza, per bocca sempre dell’assessore Massimo Negriolli, si basa sulla necessità di incentivare le attività commerciali o affini, e comunque dare la possibilità di riutilizzare spazi vuoti o quasi. In questa area è compresa anche la ex Cederna, cioè, il buco di 25.000 metri quadri tale ormai da anni dopo il flop dell’operazione avviata nel 2004. Chi ha espresso perplessità è stato Marco Morelli (Upt) che ha paventato «confusione di attività anche incompatibili fra di loro dal punto di vista dell’inquinamento acustico» con possibili disagi per eventuali attività artigianali.

La variante al Prg contiene anche la modifica relativa ai parcheggi da realizzare in caso di nuova edificazione, di sostituzione edilizia, di demolizione con ricostruzione. Sono previsti nuovi parametri, più favorevoli rispetto al passato.

Da precisare che il progetto relativo al parcheggio interrato in via al Compet aveva registrato una astensione tra le fila della maggioranza.













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