«Predica la sharia in città» Breigheche: «Pregiudizi» 

Ben Hassen, per ilGiornale.it ha all’attivo condanne perché incita alla violenza contro chi critica l’Islam. Salvini: «Tra poco a Trento per garantire la sicurezza»



TRENTO. Pare che nessuno se ne sia accorto, ma secondo ilGiornale.it, sito online del quotidiano, nei giorni scorsi in Trentino si sarebbe aggirato un pericoloso predicatore franco - tunisino salafita, invitato dalla comunità islamica locale. Si tratta di Bechir Ben Hassen, che ha tenuto alcune conferenze dal 14 al 16 settembre nell’ambito dell’attività culturale che organizza l’imam Breigheche.

Questa la versione dell’imam, che si stupisce delle notizie riportate sul sito de il Giornale.it, e che commenta: «Che si alluda a predicazioni che inneggiano la sharia, fa parte dell’immaginazione prefabbricata di chi ha scritto l’articolo». E spiega che Ben Hassen ha tenuto tre conferenze: «La prima sull’etica e l’Islam, una sulla convivenza e sull’identità e la terza su spiritualità e materialismo. Niente a che fare con la sharia o la legge islamica».

Il Giornale però riporta anche, a proposito del predicatore islamico, di condanne per non avere concesso la custodia dei figli alla moglie e, citando il quotidiano Le Parisien, riferisce che è stato l’Imam della moschea di Viliers, luogo noto per essere una fucina di jihadisti che dalla Francia sono andati in Medio Oriente. Sembrerebbe inoltre che abbia approvato l’attentato a Charlie Hebdo, la rivista satirica francese.

Breigheche sostiene di non sapere nulla a questo proposito, ma che ha inviato la copia dell’articolo all’interessato, che avrebbe espresso l’intenzione di agire legalmente. «Noi sappiamo che Ben Hassen - ribadisce Breigheche - è stato in Italia molte volte e nessuno ha sollevato problemi. È cittadino francese di origini tunisine, una persona che da quello che ho visto personalmente, educata e rispettosa. Ha sostenuto più volte che si deve essere rispettosi delle leggi del Paese che ci ospita, invitando i musulmani ad essere dei veri uomini di fede, educati nel rispetto delle regole. Chi ha scritto l’articolo che lo accusa, rispecchia un pregiudizio e ignoranza. Parla di Rached Ghannouchi, leader del partito Ennahada, definendolo presidente della Tunisia, cosa non vera. Ricordo che Ghannouchi era stato invitato dalla Provincia, per cui abbiamo a che fare con persone di altissimo profilo politico ed etico».

Sulla presenza di Ben Hassen è intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini: «Il predicatore islamico è personaggio controverso e noto per le posizioni estremiste che secondo alcuni media disse: “tutti coloro che criticano il nostro profeta meritano la morte per impiccagione”. Nei prossimi giorni sarò a Trento per garantire sicurezza ai cittadini». Il vicepremier e titolare del Viminale, sempre nei prossimi giorni, sarà anche a Bolzano dove, secondo quanto lui stesso riferisce, un uomo che in passato si era lamentato per l'illegalità all'interno di un campo rom, è stato picchiato da tre nomadi.















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