Predazzo resta stabile grazie all’immigrazione 

I dati demografici. Si conferma il paese più popoloso di Fiemme e Fassa sopra i 4.500 abitanti Crollo nelle nascite: solo 25 bambini nel 2019. Gli over65 invece rappresentano il 22,3%


Francesco Morandini


Predazzo. Predazzo, il paese più popolato di Fiemme e Fassa, sta vivendo una sostanziale stabilità demografica. Da qualche anno, con leggere oscillazioni, si è attestato sopra i 4500 abitanti, ma il dato più significativo è che ciò accade grazie all’immigrazione (che si tratti di stranieri o di semplici spostamenti da un altro paese del Trentino o della valle). Il crollo delle nascite è infatti l’altro dato rilevante del movimento demografico di Predazzo dove, nel 2019, sono nati solo 25 bambini (10 maschi e 15 femmine), giusto una sola classe, ma a fronte del doppio di morti (50).

Il saldo naturale

Negli ultimi 10 anni il saldo naturale è stato sempre negativo mentre nei 30 anni precedenti i saldi negativi e positivi si sono alternati. La popolazione è comunque aumentata di 14 unità (da 4514 a 4528. 2322 femmine e 2206 maschi) grazie al saldo migratorio che è +39. I nuovi iscritti sono stati infatti 144 (77 maschi e 67 femmine) mentre quelli cancellati, che hanno cambiato residenza, ammontano a 105 (56 maschi e 49 femmine). I celibi sono 1084 e le nubili 927 per un totale di 2011 ((il 44%), i coniugati 1965 (il 43%) e i divorziati 184 (il 4%) di cui 75 maschi e 109 femmine. I vedovi 366 (l’8%) la maggior parte donne (295 contro i 71 uomini).

Le famiglie

Le famiglie residenti sono 2025 per una media di 2,23 componenti per nucleo familiare. I single sono 754 (il 37,2%). 570 (il 28,1%) le famiglie con 2 componenti, 340 (il 16,8%) con 3 e 252 (il 12,4%) con 4 componenti, 89 con 5 e 20 con 6. Una sola famiglia con 7 componenti. In convivenza (Guardia di Finanza, Casa di riposo e Carabinieri) sono registrati 38 residenti.

L’invecchiamento

Il progressivo invecchiamento della popolazione è testimoniato dalla media annuale di residenti per età. Si passa infatti da una media di 37,3 residenti per anno nella fascia da 0 a 6 anni e 39,6 in quella da 7 a 14 anni, ai 51,33 dai 15 ai 29 anni e ai 61,27 dai 30 ai 65 anni. Un divario nettissimo con i 25 nati del 2019. I ragazzi da 0 a 14 anni (541) rappresentano comunque il 12% della popolazione, contro il 22,3% degli over 65 che al 31 dicembre 2019 ammontavano a 1011.

Gli stranieri

Gli stranieri sono 285 (120 uomini e 165 donne), pari al 6,29% della popolazione, al di sotto della media provinciale. Di questi 129 (il 2,85%) sono comunitari e 156 extracomunitari. Fra i comunitari l’82% (106) è rumeno a fronte di 13 polacchi e 10 di altre nazioni. Fra i non comunitari prevalgono gli albanesi (42), i kosovari (29) e gli ucraini (20). Seguono macedoni (13) moldavi (11) e nigeriani (7).













Scuola & Ricerca

In primo piano