DISSERVIZI

Poste lumaca a TrentoGli auguri di Natale dopo la Befana

Tra le vittime anche l'assessore Olivi e le Funivie Folgarida. Quadruplica il costo delle caselle postali



TRENTO. Gli auguri di Natale arrivano quand’è passata pure la Befana. Capita anche questo a causa della lentezza delle Poste. E con il 2010 un’altra sorpresa: i prezzi delle caselle postali quadruplicati.
 Buste eleganti, colorate, tra cui anche un biglietto firmato dall’assessore provinciale Alessandro Olivi. Chissà quando sono state spedite, di certo c’è che sono arrivate fuori tempo massimo: passato Natale, passato Capodanno, passata pure la Befana. E dire che l’affrancatura - 60 centesimi - dovrebbe garantire la consegna entro massimo 3 giorni, sebbene la prima promessa delle Poste sia di un giorno lavorativo appena.
 Caso isolato? No di certo visto che in val di Sole le Funivie Folgarida hanno dovuto prorogare la durata della mostra “La neve nell’arte” di cui - colpa delle Poste - nessuno era stato informato in tempo. Per i ritardi nella consegna degli inviti il presidente delle Funivie - Ernesto Bertoli - chiederà un risarcimento all’azienda, con la speranza di recuperare almeno i costi di spedizione. Per gli interessati la mostra continuerà fino al 24 gennaio.
 E non è finita. Mentre i sindacati si lamentano per la cronica mancanza di personale (ecco il motivo, secondo loro, dei ritardi) dal 1º gennaio 2010 un’altra sorpresa per gli utenti dei servizi postali: sono quadruplicati i prezzi delle caselle postali passati da 50 euro, per il noleggio annuale di un box grande, a 200 euro. Un salasso che ha disincentivato aziende e privati cittadini a mantenere il servizio. Le Poste si difendono dicendo che ora si offre qualche servizio in più, ma i sindacati avvertono l’azienda: «Così si rischia di perdere clienti».
 La casella postale permette di ricevere la corrispondenza e i fax in una casella riservata presso gli uffici postali della città. Si tratta di un servizio richiesto principalmente da chi necessita di riservatezza e comodità nel ritiro della posta anche più volte al giorno. I vantaggi sono diversi, come la sicurezza, la puntualità, la riservatezza e la funzionalità, ma ciò non toglie che il canone annuale sia aumentato in modo vertiginoso nel giro di poco tempo. Fino al 31 dicembre 2009 una casella postale piccola (195x96x400 mm) veniva a costare 35 euro all’anno, con l’anno nuovo il noleggio è salito a 100 euro. La casella postale di dimensioni medie costava 42 euro, ora ne costa 150 euro con una differenza di oltre cento euro. Infine il costo per quella grande è quadruplicato passando da 50 euro a 200 euro. Un’impennata che ha lasciato sorpresi molti clienti.
 Per i sindacati questa non è certo una mossa lodevole: «Nella rendicontazione delle Poste, fatta dalla Corte dei Conti, il bilancio risulta in attivo sui servizi BancoPosta, mentre c’è un calo dell’1,4% sui servizi postali - spiega Catia Pancin della Cisl Poste - Questo significa che l’azienda è in salute, ma deve stare attenta a tutelare la clientela su alcuni prodotti storici, come le caselle postali. L’aumento può essere un boomerang per le Poste che - nonostante l’aumento delle entrate - registrano una contrazione del costo del lavoro e pochissime assunzioni.













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