Ponte sul Leno, lunedì la bonifica

Gli esperti del Genio militare asporteranno l’acido picrico e lo bruceranno in una zona sicura


di Nicola Filippi


ROVERETO. I lavori per il consolidamento e abbellimento del ponte di via Dante sono in una fase di stallo. Gli operai hanno dovuto bloccare la ruspa ancora lunedì mattina, quando hanno ritrovato del materiale di colore giallo mescolato al terreno. Acido picrico, la sentenza degli esperti del Genio militare, un materiale per artiglieria risalente alla Prima guerra mondiale. Non pericoloso, si incendia alla temperatura di 150°, ma esplosivo se accompagnato ad altro materiale esplodente. La sua bonifica, da quanto si apprende dal servizio tutela ambiente del Comune, dovrebbe avvenire lunedì. L’orario non è ancora stato stabilito dai genieri. Ma non dovrebbe essere una questione complicata. Non essendo un materiale pericoloso da asportare, non sarà necessario evacuare la zona, confermano dal Comune. La procedura della bonifica è semplice: i genieri scaveranno un buco per togliere tutto il materiale “esplosivo” e lo porteranno in una zona più tranquilla per farlo bruciare e renderlo definitivamente inerte. Sulle origini della presenza dell’acido picrico sul ponte, si azzardano solo ipotesi: si va dal tentativo di minarlo all’abbandono casuale.

Ieri mattina, gli esperti del Genio militare di Trento hanno effettuato un nuovo sopralluogo sul ponte di via Prima Armata. La polvere esplosiva (trinitrofenolo per gli esperti) è stata ricoperta con un “tessuto non tessuto” per mantenerla umida e non provocare percolazioni nel terreno sottostante e in acqua. In questi giorni, a intervalli regolari, ci pensano i vigili del fuoco. Fino a lunedì prossimo. Nel frattempo, gli operai stanno lavorando tutt’attorno al ponte, per alloggiare le tubazioni del teleriscaldamento. Questo incidente di percorso, purtroppo, allungherà i tempi della conclusione dei lavori. A meno di nuovi ritrovamenti di materiale esplosivo (che ora gli esperti non escludono), il cantiere dovrebbe concludersi entro il mese di settembre.

Come si ricorderà, il ritrovamento dell’acido picrico è avvenuto lunedì scorso. Gli operai, impegnati nello scavo alla base dell’arcata del ponte sul torrente Leno, si sono insospettiti quando hanno notato del materiale giallo mescolato al terreno. Avvertiti i carabinieri e dopo i primi accertamenti chimici, è emerso che si trattava di materiale bellico, risalente alla Prima guerra mondiale. Da quel momento il cantiere è stato sospeso. Si era parlato di un immediato intervento di bonifica di quella parte del ponte, nell’arco di tre giorni si diceva, invece tutti i passaggi burocratici e tecnici hanno dilatato i tempi di una settimana. Un disguido che andrà a ripercuotersi sulla viabilità cittadina, in settembre, alla ripresa delle scuole. La scelta di avviare il cantiere di consolidamento e ristrutturazione del ponte di via Prima Armata (necessario, anzi obbligatorio, come lo è stato per quello di Sacco) ai primi di luglio è stata dettata proprio dalla volontà di creare meno disagi possibili alla circolazione stradale cittadina, dopo le ferie estive. Prepariamoci quindi a qualche giorno di disagio, a metà settembre.

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