Pompieri, 1.269 candidati per 18 divise

Un esercito di aspiranti attratti dalla possibilità di un posto fisso in Provincia


Paolo Morando


TRENTO. «Da grande voglio fare il pompiere»: chi da bambino non l'ha detto almeno una volta? Per 18 trentini (ma non solo) la possibilità c'è, concreta: tanti sono infatti i posti a tempo indeterminato nel Corpo permanente di Trento messi a concorso dalla Provincia. Ma quei 18 dovranno sgomitare. Il termine per le domande scadeva all'inizio di settembre: ne sono arrivate ben 1.269.

Nel deserto del mercato del lavoro pubblico, partecipazioni record ai rari concorsi messi a bando dalla Provincia sono scontate. E infatti sono 103 i candidati per un posto per operaio specializzato/tipografo, l'altro concorso provinciale che si svolgerà nelle prossime settimane. Ma i 1.269 per i 18 posti di pompiere sono una cifra fuori dall'ordinario.

A restringere ulteriormente la griglia, la riserva di 6 dei 18 posti a chi ha svolto servizio civile nel Corpo permanente o a chi sta prestando servizio nei corpi volontari da non meno di 120 giorni. Requisiti richiesti, oltre a quello classico relativo ai vigili del fuoco di tutta Italia (statura non inferiore a 1,65), l'età compresa tra 18 e 32 anni, la cittadinanza italiana e l'idoneità fisica, psichica e attitudinale al servizio operativo. Già così, raggiungere il traguardo non sarà facile: il numero dei candidati è altissimo. E infatti prima delle prove concorsuali vere e proprie ci sarà una preselezione: un questionario a risposta multipla su materie come aritmetica, geometria, lingua e grammatica italiana, ma anche tecnologia ed educazione tecnica (per verificare la conoscenza degli elementi di base dell'attività di vigile del fuoco) e ovviamente primo soccorso ed elementi di sicurezza.

L'obiettivo è sfoltire l'esercito dei candidati, per ottenere una graduatoria. Solo i primi 200 verranno ammessi alla prova scritta, sulle medesime materie della preselezione, e chi la supererà con il punteggio di almeno 18/30 accederà alla prova pratica ginnico-sportiva, decisamente articolata: una prova di resistenza su pista di 1.000 metri in 6 minuti per i maschi e 7 per le femmine, una prova di claustrofobia, una trave di equilibro posta a 2 metri d'altezza, una salita alla corda di 2,5 metri per le femmine e 5 per i maschi, una discesa con corda doppia da 5 metri, un sollevamento lungo la distanza di 3 metri di 25 kg per le femmine e 50 per i maschi, infine una prova di acquaticità (galleggiamento, apnea, avanzamento).

È finita? Macché: chi otterrà un giudizio di idoneità passerà alla prova pratica di mestiere, un esperimento pratico per dare dimostrazione del corretto usi di mezzi e attrezzi. E anche qui, all'orale approderà solo chi otterrà 18/30, stesso punteggio richiesto per superare la prova finale. Un vero tour de force per uno stipendio di circa 25 mila euro lordi annui per 36 ore settimanali, in turni diurni di 12 ore così organizzati: 12 ore di lavoro, 12 di riposo, 12 di lavoro, 60 di riposo e via così. Volete ancora fare il pompiere?













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