Podini potrà costruire sull’area ex Sloi
Pronta la variante per l’uso temporaneo della parte di terreni non inquinata: arriva un supermercato
TRENTO. Sull’area ex Sloi di Trento Nord si rivedranno presto operai al lavoro. È pronta per approdare in consiglio comunale la delibera della giunta, una variante urbanistica che - insieme ad alcune richieste di inedificabilità e al cambio di sigla per Villa O Santissima (per consentire il co-housing) - consentirà all’imprenditore Podini di utilizzare in via temporanea i terreni di sua proprietà a sud della Sloi. Si tratta di 23 mila metri quadrati che nell’aprile 2018 la Provincia ha dichiarato entro le soglie di legge per quanto riguarda l’inquinamento da piombo tetraetile. Podini, patron della catena di supermercati MD, ha chiesto di realizzare una struttura di vendita con relativi depositi, fino a 1500 (come prevede la legge).
Ieri intanto la giunta comunale in una seduta lunga ha fatto il punto sulle partite urbanistiche aperte. La prossima settimana il sindaco Alessandro Andreatta relazionerà al suo esecutivo sulla variante al piano regolatore, «che - spiega - avrà come parola d’ordine la semplificazione, delle sigle urbanistiche e delle norme, lo stop al consumo di suolo e il recupero degli edifici inutilizzati, la valorizzazione di spazi verdi, ciclabili, terreni agricoli e luoghi di aggregazione».
Domani la maggioranza discuterà della funivia del Bondone, in vista della seduta di consiglio del 13 marzo: se il consiglio dirà sì all’impianto, una previsione nel piano regolatore ci sarà, probabilmente un’indicazione senza un tracciato preciso che sarà oggetto di un progetto successivo.
Uno dei principali fronti aperti riguarda l’ex Italcementi. Su questa area sembra esserci una condivisione di massima sulle funzioni che dovrà avere il quartiere una volta riqualificato: polo espositivo, CiBio, studentato universitario, verde, parcheggio, una quota di abitazioni. Di questo la giunta discuterà nell’incontro previsto a metà marzo con la giunta provinciale. Altra partita è quella dell’area di San Vincenzo di Mattarello che doveva essere destinata alla cittadella militare, poi archiviata: «L’idea - spiega il sindaco - è quella di un utilizzo sportivo-ricreativo dell’area, campetti da calcio, spazi per altri sport (pallavolo, pallacanestro) dentro un contesto verde con strutture leggere raggiungibili in ciclabile». Più impegnativo lo spostamento dello stadio Briamasco, che comporterebbe anche la realizzazione di parcheggi e di strutture complementari come negozi e ristorante. (ch.be.)