Pista Valsugana, stop al progetto
Passa la richiesta di un confronto con Fugatti per rivedere il percorso
TRENTO. Continua la battaglia da parte di consiglieri comunali e circoscrizionali per bloccare il progetto di pista ciclopedonale della Valsugana, nel tratto che riguarda la città. L’altro ieri è stata consegnata in Provincia da parte di Nicola Vigorito, della circoscrizione di Gardolo, una mozione firmata da 300 residenti dei Solteri che si oppongono al tracciato previsto e ieri è stata votata in consiglio comunale la domanda di attualità presentata dai consiglieri Michele Brugnara e Emanuele Lombardo (Pd) per impegnare il sindaco di incontrare il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e chiedergli di sospendere l’iter del progetto definitivo dell’opera che dovrà collegare Trento a Pergine con la pista ciclopedonale.
La domanda d’attualità che nel dicembre del 2016 era stata approvata la delibera sulla “previsione di progettazione della mobilità integrata a Trento per facilitare i collegamenti e migliorare la vivibilità”, e nel settembre del 2018 era passata la delibera che proponeva uno studio di fattibilità per un percorso in bicicletta dalla stazione ferroviaria a Ponte Alto, passando per il centro storico.
Rispetto al progetto definitivo, elaborato dal Servizio Opere stradali e ferroviarie della Provincia, che prevede la partenza della pista da Centochiavi, i richiedenti di rivedere il progetto contestano il tracciato, che è previsto sul sedime della ex statale 47, passando dalle Laste, a Maso Crosina Sartori per poi entrare nella galleria di Ponte Alto.
Essendo lo stesso tragitto interessato al “Ring”, la tramvia elettrica circolare, per la quale il consiglio comunale ha votato un ordine del giorno che “impegna il sindaco per valutare ed affidare l’incarico da effettuarsi in tempo utile alla formazione del nuovo Prg, tale da considerare il collegamento della città con la periferia e la collina, utilizzando anche strutture dismesse”, i due progetti si escludono. I consiglieri impegnati nella battaglia e le associazioni di ciclisti propongono in alternativa che la pista ciclopedonale parta dalla stazione dei treni e passi da via Grazioli, via Valsugana attraverso Ponte Alto a Mesiano e San Donà, anche per risolvere il collegamento della città con la collina. (sa.m.)