Pieve Tesino, villa Daziaro sotto tutela della Provincia

Il proprietario: «C’è l’intenzione di salvaguardare e recuperare l’immobile valorizzando il patrimonio del fondo stampe e promuovendo iniziative culturali»


di Silvia Fattore


PIEVE TESINO. Villa Daziaro a Pieve Tesino è stata dichiarata “di interesse culturale” dalla Provincia.

Il caseggiato, che si innalza venendo dalla Valsugana alla fine dell'abitato di Pieve, era stato costruito dalla famiglia Daziaro nella seconda metà dell'Ottocento e rappresenta un vero e proprio gioiello del Tesino. Giacomo e Giuseppe, che si erano arricchiti con la vendita delle stampe in Russia, la fecero costruire con l'intento di passarvi la vecchiaia dopo una vita di lavoro e fatiche compiute migliaia di chilometri lontani dal Tesino. Un aneddoto vuole che i due fratelli cercarono di comprare il terreno in via san Ippolito a Castello, ma il parroco di quel tempo si oppose perché in quel luogo aveva in progetto di costruivi l'attuale cimitero. Così i Daziaro si dovettero arrendere e optarono per costruire la villa a Pieve.

Il complesso, che racchiude in sé uno stile internazionale, ha una forma a ferro di cavallo e si compone della villa padronale, della scuderia, della casa della servitù e del custode e del giardino all’italiana, ed è ben visibile alla strada principale che collega Pieve a Castello.

La Provincia vuole tutelare questo gioiello con l'intenzione di conservarlo e valorizzarlo. «L’idea di fondo - spiega Stefano Gaudenzi, erede dei Daziaro e proprietario della villa - vorrebbe essere quella di promuovere e sostenere ogni azione di salvaguardia e recupero dell’immobile, valorizzare il patrimonio culturale costituito dal fondo stampe Daziaro, promuovere attività culturali e sociali finalizzate alla conoscenza della cultura russa in Italia, oltre che la storia della famiglia ed azienda Daziaro. E tutto questo realizzando convegni, mostre, incontri e dibattiti, conferenze facendo largo anche impiego dei moderni mezzi di comunicazione. Non ultimo, favorire ogni iniziativa atta a rafforzare i legami commerciali con la Russia odierna, oltre che l’Europa e magari anche il resto del mondo, in continuità con la peculiare attività svolta nei secoli scorsi dalla ditta Daziaro in Europa e Russia».

Per la Provincia la Villa «costituisce un complesso di notevole valore storico ed architettonico. L’interesse nei confronti della Villa non è limitato agli aspetti materiali, ma tiene anche conto della sua valenza culturale riferibile ad una particolare pagina della storia socio-economica locale, quella dell’emigrazione dei commercianti di stampe tesini».

Proprio per valorizzare questa struttura qualche settimana fa è nata l’associazione Amici di villa Daziaro il cui presidente è Adalgisa Mingati.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza