Piedicastello in festa per la piazza rinata  dopo mezzo secolo 

Il Comitato S. Apollinare con tutte le associazioni del rione animeranno la domenica con rievocazioni, foto e pranzo


di Sandra Mattei


TRENTO. «Non dimenticare i nostri sogni significa cominciare già a realizzarli». Esattamente undici anni fa era questa la scritta su uno striscione tenuto dai bambini delle elementari di Piedicastello, nel corso della cerimonia che aveva inaugurato la nuova tangenziale per l’uscita e l’entrata in centro città.

In quell’occasione, era il 12 novembre 2007 con l’allora presidente della Provincia Lorenzo Dellai e con sindaco Alberto Pacher, si erano poste le basi per la ricucitura della ferita al quartiere storico della città tagliato in due con la costruzione della tangenziale nel 1973. Ora, a distanza di 45 anni, i lavori di riqualificazione del quartiere sono terminati e Piedicastello ha riavuto la sua piazza. «La piazza ritornata...» è infatti il titolo della festa organizzata dal Comitato feste Sant’Apollinare per domenica 11 novembre.

Un evento storico per la popolazione del rione popolare che ha subito nel tempo non solo la ferita della tangenziale, ma anche la presenza di una fabbrica inquinante come l’Italcementi, rasa al suolo nel 2013. Da allora, per quell’area di 4 ettari e mezzo, si sono alternate diverse ipotesi, dall’area per la cooperazione al polo scolastico, per arrivare al piano che ora prevede la realizzazione del polo fieristico, di una struttura polifunzionale, di abitazioni e di un parco.

Per ora il quartiere festeggia la piazza “ritornata” con un programma che si svolgerà per tutta la giornata e che ha coinvolto le associazioni che animano il rione. Un elenco troppo lungo, di 22 sodalizi, tra le Donne in campo, il Gruppo alpini, in Dextera Athesis, la parrocchia, gli scout, i gruppi sportivi e via elencando. Ne parliamo con Paolo Franceschini, presidente del Comitato Feste Sant’Apollinare: «Ci sarà un momento istituzionale - spiega - con il sindaco Andreatta, ma anche con gli ex sindaci Dellai e Pacher, che hanno concorso alla ricostruzione del quartiere. E poi ci sarà il direttore dei lavori e i lavoratori delle imprese che hanno portato a termine la riqualificazione, con la piazza ampliata e pavimentata in porfido, valorizzando l’entrata della chiesa di Sant’Apollinare. Non mancheranno i presidenti della circoscrizione passati Aldo Pompermaier, Melchiore Redolfi, compreso il sottoscritto, e l’attuale Geat. Ma i protagonisti saranno gli abitanti del quartiere ed in particolare chi ha memoria storica, perché attraverso loro si ripercorreranno le tappe della storia di Piedicastello». Franceschini annuncia che sarà allestita una mostra che ricorderà i fatti salienti del passato, con qualche curiosità: «Nel 1963 ci fu l’evacuazione degli abitanti di via Brescia e della piazza, per un’imminente frana del Doss Trento. In seguito girò la voce che fosse stato il padrone dell’Italcementi perché intenzionato a spianare il Doss Trento per fare cemento».

Domenica la festa inizierà alle 10, tra mercatino, mostra missionaria e rievocazione storica, poi alle 11.30 il saluto delle autorità e alle 12.30 il pranzo sociale con i polenteri di Storo e nel pomeriggio castagne e vin brulè.















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