Piazza Mostra, 54 no al progetto vincitore della riqualificazione 

Italia Nostra raccoglie le firme di professionisti per chiedere  lo stop ai lavori. Toffolon: «Piazza ridotta a campo di tennis» 


di Fabio Peterlongo


TRENTO. «Troppo cemento, si sospenda il progetto». “Italia nostra” contesta l’esito del bando comunale per la riqualificazione di Piazza Mostra, e ne chiede la sospensione. A sostegno della richiesta, presenta le 54 firme di architetti, storici, tecnici e persone di cultura che hanno sottoscritto l’appello.

Beppo Toffolon, presidente "Italia Nostra”, punta l’indice sul “riassetto” complessivo dell’area: «Il progetto vincitore ignora completamente la storia di Piazza Mostra e ne fa una “dependance” del Castello del Buonconsiglio, riducendola alle dimensioni di un campo da tennis di fronte alla ex Questura, mentre restano i parcheggi per i residenti». Toffolon ha dichiarato: «La giuria che ha scelto questo progetto è composta in buona parte da personale di provenienza amministrativa, senza competenze specifiche. Inoltre, i punteggi assegnati dai cinque giurati al progetto sono esattamente uguali, ad indicare un possibile influenzarsi reciproco, forse per non scontentare nessuno».

Toffolon sottolinea con sarcasmo come il progetto sarebbe esito di un pregiudizio “modernista”: «La pavimentazione della piazza sarebbe in cemento, dalle varie gradazioni di grigio ad “abbellirlo”, e tutta l’area sarebbe costellata da lamiere effetto ruggine». Un impianto incompatibile con un’area storica come quella del Buonconsiglio. «Chiediamo all’amministrazione - prosegue Toffolon - di riprendere in considerazione gli aspetti più virtuosi degli altri progetti che hanno partecipato al bando: il sesto classificato propone l’uso di porfido recuperato e di pietra rosa trentina, in perfetto connubio con la piazza. Inoltre a differenza del progetto vincitore non prevede la sosta delle corriere di fronte al castello, ma solo lo stallo per lo sbarco dei passeggeri». Toffolon trova un solo elemento positivo nel progetto vincitore: «Individua in Porta San Martino il nuovo varco d’entrata per i visitatori del Castello, in linea con la sua storia di varco carraio. Ma attorno prevede la costruzione di gradoni in cemento per consentire alle persone in attesa di sedersi, assolutamente inospitale». In merito ai “diritti” che il progetto vincitore ha ottenuto sull’area, Toffolon commenta: «Come è già successo in passato, gli si diano da fare altri lavori in altri luoghi».













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