Pergine, luminarie dimezzate per pagare i debiti

Il Comune dirotta 15mila dei 30mila euro destinati agli addobbi natalizi per ripianare il buco del Copi nei Mercatini


di Roberto Gerola


PERGINE. Dimezzate le “luminarie natalizie” e naturalmente la relativa spesa che solitamente viene sostenuta dal Comune. Si parla quindi di 15.000 euro invece dei 30.000 per altro già contenuti nel bilancio approvato in gennaio. Un cambio di rotta della nuova amministrazione che il neo assessore alle attività economiche Sergio Paoli spiega con la sobrietà.

«Abbiamo deciso di dimezzare la spesa - spiega l’assessore - per gli addobbi luminosi natalizi per dare un segno di sobrietà». Meno festoni illuminati per ve del centro storico in occasione del prossimo Natale e dei Mercatini di Natale. Ma la spesa non viene ridimensionata nel senso che saranno soldi risparmiati. Parla sempre l’assessore Sergio Paoli: «La metà della spesa per le luminarie viene dirottata a favore dei commercianti (e del Copi in particolare, che li raggruppa anche se solo in parte, ndr), in quanto per l’organizzazione della prossima edizione dei Mercatini di Natale, non hanno fondi sufficienti a far fronte all’animazione in programma». In sostanza, il Copi, presenta qualche “buco” finanziario e il Comune lo copre dirottando la metà dei soldi previsti per appunto le luminarie natalizie. Quest’anno, il motivo conduttore per altro annunciato dall’organizzazione di “Perzenland e la Valle Incantata”, che aprirà i battenti sabato 16 novembre nel centro storico, sarà rappresentato dal tema “minoranze linguistiche” con la prima edizione della rassegna internazionale “Mondi Invisibili”: attraverso balli, canti e racconti sarà possibile conoscere le realtà etnico-culturali-linguistiche italiane ed europee riconosciute da governo italiano e dalla Comunità Europea, partendo proprio dalla tipica cultura della vicina Valle dei Mocheni. Saranno in particolare rappresentate le culture minoritarie dell’arco alpino (occitani, franco-provenzali, brigaschi, cimbri, ladini, sudtirolesi, carinziani, carnici, sloveni del Friuli) alle quali sarà dedicato uno speciale programma, all’interno del Mercatino allestito con le tipiche casette natalizie addobbate a festa dove poter scoprire i profumi e i sapori della tradizione gastronomica e artigianale. Ospitare queste delegazioni evidentemente costa e il Copi con i finanziamenti in programma non ce la fa a coprire le spese, presenti anche i “buchi” dell’anno scorso. E si corre ai ripari dimezzando le luminarie per procacciarsi altri fondi.

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