Pergine dichiara guerra a chi chiede la carità
Martedì approda in consiglio comunale il nuovo regolamento di polizia urbana. Nel mirino gli accattoni, ma anche chi si siede in strada o si sdraia sulle panchine
PERGINE. Nuove disposizioni in materia di regolamento di polizia urbana con in particolare l’elencazione di una serie di comportamenti vietati. Sono stati introdotti come modifiche e integrazioni alle norme già in vigore. E se ne parlerà nella seduta consiliare convocata per martedì prossimo. Per un maggior “decoro”, si va dall’accattonaggio all’uso delle panchine, passando attraverso il divieto di fare i propri bisogni corporali fuori dai servizi igienici. Servizi igienici che a Pergine, per altro, sono solo “privati” e quindi di competenza di bar o altri esercizi pubblici.
Accattonaggio. Dopo anni di incertezze, la polizia municipale potrà ora intervenire in quanto il comma “e)” dell’articolo 19 bis “norme di convivenza” vieta «mendicare nelle fiere e nei mercati, ovvero in prossimità di edifici pubblici, ospedali scuole e case di cura, ovvero davanti o all’interno di luoghi di culto o destinati alla memoria dei defunti, ovvero in aree all’interno delle quali sia tutelata la circolazione pedonale (come il centro storico di Pergine e la zona a traffico limitato) e nelle loro immediate adiacenze, e altresì all’interno dei centri abitati delle frazioni; è inoltre vietato mendicare facendo uso di animali». La “battaglia” era già approdata a suo tempo in sede consiliare soprattutto per opera della Lega Nord, ma ci si era limitati a poche regole (e di scarso effetto).
Anche le panchine e il loro uso registra nuove norme. In particolare, è vietato «sdraiarsi sulle panchine e su altre strutture destinate alla generalità dei cittadini, nonché appoggiare i piedi sulla zona destinata alla seduta delle panchine; ma anche rimuovere, spostare o manomettere panchine, fioriere e altre strutture poste a servizio dei cittadini su area pubblica».
Altro comportamento preso in considerazione dalle nuove norme e quindi vietato: «sedere, sdraiarsi per terra sulle strade e loro pertinenze e su aree a pubblico transito».
Tra i divieti, più attenzione ai portatori di handicap: «impedire il transito su percorsi e strutture realizzate per il superamento delle barriere architettoniche»; poi, quella dei “bisogni corporali” (l’alternativa e tornare alla propria abitazione o recarsi al bar). Vietato infine, sempre con specifico comma, per i maggiori di anni 12 utilizzare gli impianti e le attrezzature destinate al gioco dei bambini.
Naturalmente, in quanto regolamento c’è una pena pecuniaria da pagare da parte di chi viola le suddette norme: si parla di sanzione amministrativa che va da 25 a 150 euro.
Attenzione perché la vigilanza e l’applicazione delle nuove norme sono affidate al Corpo di polizia locale e agli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, ma anche ai dipendenti, appositamente individuati dell'amministrazione comunale e delle aziende e società affidatarie di servizi pubblici locali nell’ambito dell’affidamento.
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