Pergine dichiara guerra a chi chiede la carità

Martedì approda in consiglio comunale il nuovo regolamento di polizia urbana. Nel mirino gli accattoni, ma anche chi si siede in strada o si sdraia sulle panchine


di Roberto Gerola


PERGINE. Nuove disposizioni in materia di regolamento di polizia urbana con in particolare l’elencazione di una serie di comportamenti vietati. Sono stati introdotti come modifiche e integrazioni alle norme già in vigore. E se ne parlerà nella seduta consiliare convocata per martedì prossimo. Per un maggior “decoro”, si va dall’accattonaggio all’uso delle panchine, passando attraverso il divieto di fare i propri bisogni corporali fuori dai servizi igienici. Servizi igienici che a Pergine, per altro, sono solo “privati” e quindi di competenza di bar o altri esercizi pubblici.

Accattonaggio. Dopo anni di incertezze, la polizia municipale potrà ora intervenire in quanto il comma “e)” dell’articolo 19 bis “norme di convivenza” vieta «mendicare nelle fiere e nei mercati, ovvero in prossimità di edifici pubblici, ospedali scuole e case di cura, ovvero davanti o all’interno di luoghi di culto o destinati alla memoria dei defunti, ovvero in aree all’interno delle quali sia tutelata la circolazione pedonale (come il centro storico di Pergine e la zona a traffico limitato) e nelle loro immediate adiacenze, e altresì all’interno dei centri abitati delle frazioni; è inoltre vietato mendicare facendo uso di animali». La “battaglia” era già approdata a suo tempo in sede consiliare soprattutto per opera della Lega Nord, ma ci si era limitati a poche regole (e di scarso effetto).

Anche le panchine e il loro uso registra nuove norme. In particolare, è vietato «sdraiarsi sulle panchine e su altre strutture destinate alla generalità dei cittadini, nonché appoggiare i piedi sulla zona destinata alla seduta delle panchine; ma anche rimuovere, spostare o manomettere panchine, fioriere e altre strutture poste a servizio dei cittadini su area pubblica».

Altro comportamento preso in considerazione dalle nuove norme e quindi vietato: «sedere, sdraiarsi per terra sulle strade e loro pertinenze e su aree a pubblico transito».

Tra i divieti, più attenzione ai portatori di handicap: «impedire il transito su percorsi e strutture realizzate per il superamento delle barriere architettoniche»; poi, quella dei “bisogni corporali” (l’alternativa e tornare alla propria abitazione o recarsi al bar). Vietato infine, sempre con specifico comma, per i maggiori di anni 12 utilizzare gli impianti e le attrezzature destinate al gioco dei bambini.

Naturalmente, in quanto regolamento c’è una pena pecuniaria da pagare da parte di chi viola le suddette norme: si parla di sanzione amministrativa che va da 25 a 150 euro.

Attenzione perché la vigilanza e l’applicazione delle nuove norme sono affidate al Corpo di polizia locale e agli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, ma anche ai dipendenti, appositamente individuati dell'amministrazione comunale e delle aziende e società affidatarie di servizi pubblici locali nell’ambito dell’affidamento.

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