Perforazioni a 230 metri di profondità per il bypass ferroviario della città di Trento
Conclusa la campagna di sondaggi per misurare i livelli di falda. Seguirà il progetto di fattibilità
TRENTO. Carotaggi che sono arrivati a oltre duecento metri di profondità. Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), responsabile della progettazione dell'opera, per tramite di Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS Italiane, ha portato a termine uno step fondamentale per studiare con accuratezza le caratteristiche del sottosuolo che verrà interessato dal bypass ferroviario della città di Trento. Nel corso degli ultimi mesi ha progettato e realizzato una campagna di sondaggi puntuali e profondi.
Sono stati realizzati due sondaggi, entrambi spinti fino alla profondità di 230 metri dal piano campagna ed eseguiti a carotaggio continuo con recupero del materiale perforato, o “carote”, da cui selezionare i “campioni” da sottoporre a specifiche analisi di laboratorio. Per ambedue sono state previste prove in foro di tipo idraulico (permeabilità Lugeon) e di tipo meccanico (dilatometrie), con presenza di piezometri per misurare i livelli di falda idraulica.
Con la conclusione del cantiere a Povo è terminata la fase di analisi sul campo. Seguiranno una serie di prove in laboratorio, fondamentali per verificare le previsioni progettuali e per procedere alla redazione del Progetto di fattibilità tecnico economica dell'opera, atteso tra alcuni mesi.