Per San Giuseppe più di 120 mila persone

Ampiamente superati i numeri della scorsa edizione. E i titolari delle 700 bancarelle hanno fatto anche buoni affari


di Claudio Libera


TRENTO. Se lo scorso anno le stime parlavano di 120 mila presenze in città per la fiera di San Giuseppe: nell’edizione andata in archivio ieri, secondo gli addetti ai lavori, sono state molte di più. E non si è trattato solo di un aumento di “partecipazione”, dalle valli, provincie confinanti oppure da più lontano ma anche gli affari, sentito il parere di molti ambulanti, sono stati all’altezza delle aspettative. Settecento le bancarelle che hanno gremito tutti gli stalli messi a disposizione dall’amministrazione comunale, con l’aggiunta, in centro, delle bancarelle del volontariato e della solidarietà. A differenza della fiera di Santa Lucia, che si svolge su due giornate, occupati dai banchi pure il tratto di via Rosmini-via della Prepositura dall’incrocio con via del Travai a piazza della Portela e l’aggiunta del tratto di via Verdi, fino all’incrocio di Tommaso Gar. A vigilare, oltre a polizia e carabinieri, sia in divisa che in borghese, 90 uomini e donne della Polizia locale; 22 all’interno del mercato, con l’aggiunta del personale in borghese con funzione antiborseggio e controllo degli ambulanti abusivi, più quelli adibiti al traffico esterno suddivisi nei tre turni. Diverse le auto in sosta “quantomeno allegra” ma l’intelligenza degli addetti al traffico ha fatto sì che tutto procedesse nel migliore dei modi.

Come ha detto il commissario capo Mauro Eccel «già dal mattino la viabilità era molto rallentata all’esterno – con blocchi poi diminuiti nel corso della giornata. I problemi più rilevanti ai parcheggi di attestamento ed all’ex Sit. Per quanto riguarda il traffico pedonale, momenti di congestione si sono rilevati all’incrocio tra via Rosmini e via Bonporto, zona Trento Fiere. Da rilevare che la giornata, meteorologicamente non troppo bella e non troppo calda, ha fatto sì che chi non è andato in montagna per le ultime sciate sia confluito in città». Considerazione finale: «A sera faremo pure i conti con qualche caso di borseggio, inevitabile quando la ressa raggiunge queste proporzioni anche se il servizio delle forze dell’ordine è stato il più puntuale possibile». Anche un intervento di soccorso in via Belenzani si è effettuato in rapidità nonostante fosse quasi mezzogiorno. Bruno Demattè, storico ambulante di abbigliamento, attivo nei mercati dal 1967, ha avuto un malore appena arrivato al banco, ora del figlio Walter, che ha chiamato i soccorsi ed in tre minuti, nonostante la ressa, avevano già caricato il paziente. Altra soluzione sempre più apprezzata, per dare un po’ di respiro alla totale mancanza di posti auto,i parcheggi aggiuntivi ospitati dai piazzali delle scuole, estratti a sorte e dati in concessione dall’amministrazione comunale. Già esauriti alle 9, come hanno confermato i ragazzi della 4a C scientifico tradizionale del da Vinci, che hanno avuto in “consegna” il cortile delle scuole Bresadola. «Per raccogliere le offerte che serviranno per il viaggio d’istruzione a Madrid», dice Chiara, presente in via del Travai pure sabato.

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