Per le Golden non ci sono gli indennizzi
La pioggia non è riconosciuta come causa della minor produzione: le assicurazioni non pagano i contadini nonesi
VAL DI NON. All'inizio di febbraio le assemblee di zona del Codipra (Consorzio difesa produzioni agricole) per i bilanci consuntivo 2013 e preventivo 2014, e l'appuntamento si annuncia caldo per la questione indennizzi legati al maltempo che ha segnato l'avvio della stagione agraria dello scorso anno.
La stragrande maggioranza dei contadini ha una polizza assicurativa gestita da Codipra contro le calamità, tra cui l'eccesso di pioggia (polizze multirischio e pluririschio). Essendo caduti i millimetri di pioggia sufficienti per far scattare la garanzia, per non dover liquidare troppi risarcimenti (il 70% della produzione è Golden) o per scuse date in fase di liquidazione non congrue (come la circolare della Fondazione Mach, in ritardo per consentire un trattamento antiticchiolatura efficace, secondo alcuni agricoltori), è stato deciso di liquidare solo le varietà rosse (Stark e Gala) e non la Golden e la Canada.
«Fatto sorprendente è che dai bilanci Melinda si è assistito a una diminuzione produttiva della Golden del 18%, e non per colpa della sola ticchiolatura, e ad un aumento produttivo delle varietà rosse come dichiarato pubblicamente dal presidente di Melinda, Michele Odorizzi», fanno notare alcuni agricoltori.
I dati resi pubblici dalla stessa Melinda, che testimoniano questa mancata produzione, secondo gli agricoltori dovrebbero comportare l’indennizzo per gli assicurati multirischio.
Per motivare l'esclusione dal risarcimento delle Golden e Canada, il Codipra si rifà all’analisi a livello nazionale del Consorzio di Coriassicurazioni (controllato dall'Ismea, l'istituto statale di servizi per il mercato agro-alimentare nazionale) che con riguardo al Trentino, ha stabilito che l’eccesso di acqua fosse considerabile come «concausa parziale» e non «unica determinante» per la minor produzione per il prodotto mele, mentre è stata considerata come causa determinante per altri prodotti come le patate, mais, ciliegie e per alcune varietà di mele rosse.
«Il dato è chiaro e alla luce del sole, ma nelle assemblee d'ambito daremo tutte le spiegazioni del caso, tenendo conto che comunque la soglia è al 30% di danno», spiega il presidente Giorgio Gaiardelli che sarà presente a tutti gli incontri con il direttore Andrea Berti.