TRENTO. Nonostante la calma apparente il progetto per ristrutturare il rifugio Campel continua a svilupparsi ed è quasi pronto a prendere il via definitivamente. Negli ultimi mesi dello scorso anno erano arrivati i «via libera» da parte di Comune e Provincia per i lavori di ristrutturazione, ma si trattava di un «via libera politico», come ha sottolineato il presidente dell’Asuc di Villamontagna Piergiorgio Frachetti: «mancano ancora gli ultimi dettagli da un punto di vista tecnico di cui ci stiamo occupando. Nel giro di un mese o poco più dovrebbero arrivare le autorizzazioni vere e proprie».

Il rifugio situato sul monte Calisio, raggiungibile facilmente a piedi da Villamontagna, è chiuso dalla fine del 2012, negli ultimi 5 anni sono state molte le discussioni, le polemiche ed i progetti che si sono susseguiti per questa ristrutturazione, che sembra ora davvero a pochi passi. Il progetto di “restyling” dell’edificio, che ha ottenuto l’approvazione in deroga nel consiglio comunale ed in quello provinciale, prevede, oltre agli adeguamenti normativi degli impianti, un’espansione laterale del piano terra (che ospiterà il ristorante, con cucina, bagni e spogliatoio) e la costruzione ex novo di un secondo piano dell’edificio, dove troverà spazio la sede degli Alpini di Villamontagna. Il primo piano, invece, verrà dedicato alla sede dell’Asuc. e ad un museo a tema prima guerra mondiale; il piano interrato sarà occupato dai locali lavanderia e caldaia, ripensato in una concezione più ecologica che prevede l’uso di pellet.

Per quanto riguarda i finanziamenti Frachetti ha spiegato che : «Stiamo ancora parlando con il Comune e la Provincia, speriamo di riuscire a trovare una soluzione entro quest’estate. Comunque anche noi ci metteremo del nostro, visto che poi riceveremo l’affitto del ristorante». Proprio per quanto riguarda l’affidamento del locale ristorante il presidente dell’Asuc di Villamontagna ha sottolineato: «Cercheremo di valorizzare la territorialità il più possibile, ma ci sarà una gara d’appalto per assegnare il locale». L’iter per la ristrutturazione del rifugio Campel continua, pur passando sotto traccia, e sembra sempre più diretto verso un «lieto fine», per restituire alla popolazione una delle più belle terrazze sulla città.