Per i pompieri è stato l’anno delle vespe
Le bonifiche sono aumentate del 121% rispetto al 2012. Ieri per Santa Barbara folla in caserma: moltissimi i ragazzi
ROVERETO. E’ stata prima di tutto una festa, con una folla e tantissimi giovani e giovanissimi a riempire nel pomeriggio la caserma di via Abetone e seguire le manovre dei volontari roveretani, che hanno saputo anche dare spettacolo. La ricorrenza della patrona Santa Barbara è da sempre l’occasione in cui i corpi dei Vigili del Fuoco tirano le somme, fanno un bilancio dell’anno che si avvia a concludersi. E questo è stato fatto ieri mattina, con gli interventi del comandante Luca Minatti, del sindaco Andrea Miorandi e dell’sipettore distrettuale Giampiero Chiusole. Una raffica di numeri che può sorprendere ma che soprattutto dimostra, all’indomani di una riforma provinciale del settore che per molti poteva mettere in ginocchio proprio i volontari roveretani, come il Corpo cittadino goda di una salute straordinaria. Una dato su tutti: 155 persone che lo animano, partecipando in modo diverso alle infinite attività di cui si deve fare carico. Ma forse il più significativo è un altro dato ancora: i 27 giovani e giovanissimi che fanno parte oggi del gruppo allievi. E’ già il più nutrito dell’intera provincia e non cresce ulteriormente solo perché le esigenze di formazione e gestione non consentono di andare oltre, accettando tutte le richieste che arrivano in caserma. «Sono il nostro e il vostro futuro», ha detto il sindaco rivolto ai pompieri. Sono anche una splendida eccezione in un panorama di associazioni e volontariato che soffre in ogni settore proprio della carenza di forze nuove. E di questo qualche merito ai pompieri roveretani, alla loro costante azione di informazione e coinvolgimento, è doveroso darlo.
Passando all’attività vera e propria, gli interventi in un anno sono stati 522: quasi due al giorno. Ed esclusa la categoria «omnibus» degli «interventi tecnici» (che sono stati 92, ma includono un po’ di tutto, dalla rimozione di piante cadute per il vento all’intervento su frane fino agli allagamenti di tipo particolare o i soccorsi sul fiume) restano gli incendi in testa alla classifica (55) ma in drastica riduzione anche solo rispetto all’anno scorso (erano stati 69) e ormai insidiati da molto vicino da quello che pare essere un problema in aumento quasi esplosivo: la bonifica da nidi di vespe. Quest’anno ne sono servite 51, contro le 32 del 2012. Ed è un dato confermato anche dagli altri corpi della Vallagarina. O i cittadini sono diventati troppo «cittadini» e chiamano i pompieri in situazioni in cui fino a qualche anno fa risolvevano da soli, o c’è un esplosione demografica di vespe e calabroni. Molto significativo anche l’aumento (50 per cento) degli interventi per taglio di piante pericolanti: da 16 a 24. Aumentano infine gli interventi su incidenti stradali: sono stati 24 contro i 17 dell’anno scorso.
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