Pensionati, protesta davanti al Commissariato

Mobilitazione per chiedere più potere d’acquisto e maggiore equità fiscale



TRENTO. Con lo slogan “Tempo scaduto”, si sono presentati davanti al Commissariato del governo di Trento, stamani, una settantina di pensionati trentini in adesione alla mobilitazione indetta a livello nazionale dalle tre sigle sindacali Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati. Chiedono più potere d’acquisto alle pensioni, più sostegno alle famiglie, più equità fiscale. In sintesi un welfare diverso che «non faccia più pagare la crisi ai pensionati e alle fasce deboli della società».

Nonostante le richieste a gran voce di un’inversione da parte del Governo sul blocco della rivalutazione delle pensioni e ai tagli al welfare in generale, i segretari provinciali delle tre sigle sindacali Enzo Gasperini (Spi Cgil), Giuliano Zambelli (Fnp Cisl) e Claudio Lucchini (Uil Pensionati) riconoscono all’unisono che «la Provincia di Trento in tema di welfare è un passo avanti rispetto al Governo, con misure come il reddito di garanzia e l’assegno di cura per la non autosufficienza».

Tra i presenti, «per solidarietà e non in veste istituzionale», anche il presidente del Consiglio provinciale del Trentino Bruno Dorigatti. «Mi sembrava doveroso esserci - ha affermato - non ho mai smesso di essere solidale e condivido le posizioni dei sindacati oggi sulle richieste su maggiore equità fiscale per i pensionati». «È vero - ha aggiunto - che la Provincia di Trento, anche in seguito alla nuova delega sugli ammortizzatori sociali, in tema di welfare è sicuramente all’avanguardia rispetto alla media nazionale, tuttavia - ha concluso - il Trentino non è un’isola felice e anche qui vanno ulteriormente rilanciate misure di welfare pubblico».













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