l'inchiesta

Parlamentari, ecco chi «lavora» di più

I dati dell’Espresso: il deputato trentino più attivo è Vittorio Fravezzi. In fondo alla classifica regionale Biancofiore e Ottobre


di Davide Pasquali


TRENTO. Il più presente in aula? Giorgio Tonini, senatore del Pd con 11.472 presenze. Il più assente? Lorenzo Dellai (PI) con metà delle presenze: 5.047. Sono i due estremi nella classifica dei parlamentari del Trentino Alto Adige nei quasi due anni di legislatura, da febbraio 2013 a oggi, elaborata dall’istituto di ricerca Openpolis in collaborazione con L’Espresso a partire dai dati elettronici delle votazioni in aula a Montecitorio e Palazzo Madama. Chi è presente; chi assente; chi in missione, ossia assente giustificato. Ma non solo. C’è chi è quasi sempre presente e c’è chi in aula sta poche volte ma conta di più. E non è detto che a contare davvero sia solo chi siede tra i banchi della maggioranza.

Il tutto in base ad un cosiddetto indice di produttività, ossia una media ponderata costruita sulla presenza parlamentare attiva: quanti documenti presentati dal singolo, quanti discussi, quanti approvati. L’indice, per la precisione, è stato calcolato da Openpolis in base alla partecipazione ai lavori, alla presentazione di atti, all’approvazione di propri progetti di legge o alla capacità di raccogliere su di essi un consenso trasversale.

I parlamentari regionali, in base a questa statistica, risultano in media, per così dire, senza infamia e senza particolare gloria. Il primo regionale in classifica, per produttività, risulta il senatore trentino Upt Vittorio Fravezzi, del gruppo Autonomie. Il suo indice arriva a 253,16 punti (il top nazionale raggiunge però i 914,44 punti, col deputato FI Francesco Paolo Sisto); si piazza 49-esimo a livello nazionale su 630 deputati. Al secondo posto regionale (per produttività) Giorgio Tonini, 63-esimo. Al quinto, c’è Franco Panizza, senatore delle Autonomie (90 - esimo), mentre al terzo posto assoluto dei parlamentari regionali si piazza il primo altoatesino, il senatore Karl Zeller.

E Maria Luisa Gnecchi è la prima delle parlamentari donne: su 14.145 votazioni effettuate alla Camera in poco meno di due anni, l’altoatesina è stata assente soltanto 460 volte, totalizzando una percentuale di presenza pari al 96,75%. Vince a livello regionale, la Gnecchi, anche per un altro motivo: mai assente, nemmeno a una votazione, per missione. Ossia, mai assente giustificata perché impegnata altrove, a fare dell’altro.

A metà classifica alcuni casi a sé, fra i quali il più particolare è forse quello del deputato Pd Gianclaudio Bressa. Essendo impegnato in prima persona, unico fra i parlamentari regionali, direttamente nella macchina governativa, è spesso assente in parlamento: segna il livello più basso in assoluto per presenze in aula: solo il 23,43%, meno di una volta su quattro.

Non è tanto più presente ( al terz’ultimo posto) l’ex governatore trentino Lorenzo Dellai, 461-esimo su 630 parlamentari per indice di produttività, penultimo a livello regionale ancheper presenze in aula: 35,68%. Va un po’ meglio Mauro Ottobre (Gruppo misto) con il 46,57% di presenze e il 54,16 di produttività. Si trovano a metà classifica Riccardo Fraccaro (M5S) e Michele Nicoletti, con performance analoghe. Fraccaro è a 9.041 presenze, Nicoletti a 9.874, l’indice di produttività del primo è 162,22, del secondo 139,79.

Infine, merita una menzione per così dire speciale Michaela Biancofiore (FI-Pdl). È quart’ultima per presenze in aula, con un tasso di assenteismo pari quasi al 56%. Più di una volta su due non si è presentata in parlamento. Un vero tonfo, però, lo registra nella classifica di produttività. È ultima nella classifica regionale e addirittura 613-esima su 630 fra deputati e senatori. Mancava poco, per arrivare ultima.













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