Parkinson, 1600 malati «Non si guarisce ma si cura»
TRENTO. Seconda patologia degenerativa della terza età dopo l’Alzheinmer, il Morbo di Parkinson insorge di solito sopra i 60 anni e solo nel 10% dei casi si manifesta sotto i 50. In Italia si contano...
TRENTO. Seconda patologia degenerativa della terza età dopo l’Alzheinmer, il Morbo di Parkinson insorge di solito sopra i 60 anni e solo nel 10% dei casi si manifesta sotto i 50. In Italia si contano oltre 250.000 malati, circa lo 0,3% della popolazione: in Trentino colpisce tra le 1600 e le 1700 persone.
Nella giornata nazionale del Parkinson, l'Oratorio del Duomo di Trento ha ospitato ieri il convegno annuale dell'Associazione Parkinson Trento Onlus, che raccoglie oltre 400 iscritti, realizzata in collaborazione con l'Unità Operativa Riabilitazione Neurologica dell'ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto e l'Unità Operativa Neurologia del Santa Chiara di Trento. Titolo: “Aspetti psicologici e comportamentali nella Malattia di Parkinson”. Come ha spiegato in apertura il dottor Claudio Boninsegna, neurologo e membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione Parkinson Trento Onlus, il titolo non è stato scelto a caso perché «il Morbo di Parkinson è una malattia da cui non si può guarire, ma che può essere curata. Va tenuto conto che, prima ancora di essere una patologia neurologica, questa è una malattia che riguarda le emozioni», sottolineando così le forti ripercussioni psicologiche che essa ha sulla qualità della vita dei pazienti.
In un quadro generale questa è una patologia che ha una forte incidenza sulla popolazione, in particolar modo quella anziana.
Ad aprire il ciclo di interventi è stato il dottor Alan Masala, parlando dei disturbi psicotici, seguito dalla dottoressa Maria Chiara Malaguti la quale si è concentrata sui disturbi psicotici e la terapia farmacologica. A seguire la dottoressa Anna Marchesoni che ha trattato i sintomi cognitivi e neuropsicologici, a cui ha fatto seguito l'ultimo intervento, quello della dottoressa Donatella Ottaviani, concentrando l'incontro sul tema “medico neurologo parkinsonologo”.
Gli argomenti trattati in questo incontro sono di primaria importanza, va infatti tenuto conto che circa il 20% delle persone con Morbo di Parkinson vanno incontro ad una demenza mentre quasi un malato su due ha problemi di depressione. La depressione si presenta spesso come uno dei sintomi di esordio del Parkinson.
A chiudere l'incontro è stato il coro “Cantiamo Insieme”, con lo spettacolo musicale “Il segreto della felicità”. Questo gruppo, guidato dalla maestra Maria Letizia Grosselli, con la regia di Giuliana Germani e Oksana Tverdokhlebova al pianoforte, è formato dagli appartenenti all'Associazione Parkinson. Un chiaro esempio di come, effettivamente, “il Parkinson non è una malattia da cui si può guarire, ma che può essere curata”.
(a.m.)