Parco Santa Chiara, panchine intelligenti e specchi d’acqua
È uno dei progetti «Open Lab» di riqualificazione urbana Dalla Rsa alla mensa, il recupero del comparto per 18 milioni
TRENTO. Panchine intelligenti che dialogano con gli avventori del parco Santa Chiara e forniscono informazioni. È solo uno dei cantieri che partiranno entro la prossima primavera e che rientrano nella riqualificazione del comparto che va dall’ex Civica di riposo, passando per l’ex sede degli uffici che si affaccia sul parco e comprende la mensa universitaria e l’ex Facoltà di Lettere e Filosofia. Si tratta di edifici in attesa di ristrutturazione e riutilizzo, che nei prossimi anni saranno riqualificati grazie ai finanziamenti che il Comune di Trento ha ottenuto da Roma con il bando finalizzato alla rigenerazione di aree urbane degradate. Ieri Italo Gilmozzi, assessore ai lavori pubblici con Giuliano Franzoi dirigente del Servizio attività edilizia e Giancarlo Paolazzi presidente della Civica di Trento, hanno fatto il punto sugli imminenti lavori. Gilmozzi ha ricordato che gli interventi, denominati “Santa Chiara Open Lab” si articolano in 8 moduli, ed hanno ricevuto un finanziamento complessivo di 41 milioni di euro, dei quali 23 milioni a carico di privati, 18 per l’ente pubblico. «Il punteggio del bando - ha chiarito Gilmozzi - si basava anche sulla sua capacità di attrarre i privati e in quel comparto ci sarà l’intervento di Tosolini, con due palazzine destinate a residenze e servizi. Entro l’8 giugno dovranno essere trasmesse a Roma le delibere di approvazione, per potere incassare la prima tranche del finanziamento pubblico del 20 per cento».
L’ingegnere Giuliano Franzoi ha spiegato tempi e modalità degli interventi. Per quanto riguarda l’ex sede degli uffici della Civica (dietro l’ex Casa di riposo) vede affidati in comodato d’uso il piano terra ed il terzo al Comune. Il primo piano sarà la nuova sede del Centro anziani, che traslocherà da via Belenzani, ed il terzo ospiterà un’unità di cohousing per 4 persone, mentre al primo ed al secondo piano è previsto un asilo interaziendale che potrà utilizzare il personale dell’Apsp. «Il progetto è esecutivo - ha precisato Franzoi - ed entro il prossimo anno inizieranno i lavori che ammontano a 1 milione e 200 mila euro, come quelli per la chiesetta del Redentore, per un costo di 400 mila euro».
La chiesetta del Redentore. Di proprietà della Civica, attende da anni il restauro, perché infiltrazioni e incuria ne hanno messo a rischio la stabilità. Si dovranno rifare il tetto, il pavimento, restaurare gli intonaci e gli apparati lapidei esterni, il riscaldamento e l’impianto elettrico. Giancarlo Paolazzi, presidente dela Civica ha spiegato: «La chiesetta, un gioiello d’arte di fine Ottocento, ha subito il lento degrado dopo l’abbattimento dell’ ex Sordomuti. Il suo recupero è importante, perché sarà utilizzata per eventi culturali. Siamo già in contatto con l’associazione Nusicantica, che organizza il Festival e che potrebbe stabilire lì anche la sua sede».
Il parco Santa Chiara, spazio che collega varie attività, vedrà interventi per più piante, nuovi accessi sul lato est, con nuove rampe e scale. Previste le panchine intelligenti che forniranno informazioni e attraverso cui dialogare con l’amministrazione (costo tra i 6 - 7 mila euro), nonché vasche d’acqua che avranno la funzione di raccolta di filtro e riuso di quelle piovane. Il costo è di 1 e 200 mila euro, il progetto è definitivo. (sa.m.)