Paganella: turisti in calo, ma contenuto

L’Apt dà i dati di giugno e luglio: le perdite sono del 6 e 3 per cento. Tonidandel: «Stagione salvata dagli stranieri»


di Rosario Fichera


PAGANELLA. Un giugno e un luglio, rispetto all’anno precedente, in flessione, ma durante i quali si è riusciti a contenere la perdita entro una media, rispettivamente del 6% e del 3% grazie all’aumento delle presenze di turisti stranieri, soprattutto tedeschi, austriaci e olandesi. È il quadro che esce dai dati sull’andamento della stagione turistica estiva nei mesi di giugno e luglio sull’altopiano della Paganella, diffusi ieri dall’Apt Dolomiti Paganella.

«Siamo riusciti a contenere qualche numero negativo – spiega il presidente dell’Apt, Fabrizio Tonidandel – con l’incremento della presenza degli stranieri che hanno scelto il nostro territorio soprattutto per l’ampia offerta di attività sportive, tra le quali il trekking e il bike, grazie a progetti come il “Brenta bike”, un percorso ciclabile in montagna che collega le Dolomiti di Brenta, la Paganella e Riva del Garda».

Per quanto riguarda, in particolare luglio, i dati complessivi delle presenze (che tengono conto quindi sia degli stranieri, sia degli italiani) hanno fatto registrare un andamento negativo del 4,9% (con 105.892 presenze) ad Andalo, dell’1,6% (53.958 presenze) a Molveno, del 2% (16.326 presenze) a Fai della Paganella. Cavedago e Spormaggiore hanno registrato, invece, un andamento positivo con un più 36% (3.805 presenze) e un più 6,5% (688 presenze).

A scoraggiare gli italiani sono state soprattutto le cattive condizioni meteo. «Le vacanze sono sempre più corte, si prenota all’ultimo momento e si decide molto in base al tempo», ha commentato il direttore dell’Apt Dolomiti Paganella, Gianmaria Marocchi.

La flessione di italiani, rispetto a luglio dello scorso anno, è stata del 5,2% ad Andalo, del 4,1 a Molveno, dell’1,7% a Fai della Paganella, del 20,3% a Cavedago e del 17% a Spormaggiore. Una diminuzione, rispetto ad altre località del Trentino, contenuta, a dimostrazione che l’altopiano non ha perso, nonostante tutto, la sua attrattività. «Essendo un territorio vocato al target famiglie e alle attività sportive, con prezzi competitivi – ha evidenzia Fabrizio Tonidandel - molti turisti italiani hanno scelto il nostro altopiano per le vacanze rispetto ad altre località turistiche, permettendo così di contenere la flessione della stagione». Gli italiani, però, anche se sono diminuiti, hanno fatto registrare sull’altopiano, rispetto agli stranieri, una permanenza media superiore: a giugno di 4,5 giorni, contro 3,9 e a luglio di 7,8 giorni, contro 3,5. Ad Andalo le presenze degli stranieri sono cresciute del 43% a giugno e del 17,5% a luglio; a Molveno, rispettivamente del 27,6% e del 24,2%; a Fai della Paganella del 56% a giugno, con una perdita, però, del 4,4% a luglio. Si attendono adesso i dati di agosto, ma si prevedono negativi, come del resto è stato il tempo che ha regalato solo pochissime giornate di sole.













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