Padre di otto figli muore in A22
Alejandro Frate, 43 anni, stava tornando a casa quando l’auto ha sbandato a Reggiolo. Inutili i soccorsi sul posto
TRENTO. Un colpo di sonno o forse un attimo di distrazione: tanto è bastato perché l’auto sbandasse e si schiantasse a bordo corsia lungo l’A22, a poche centinaia di metri dal casello di Reggiolo. E’ morto sul colpo Alejandro Ruben Frate, medico italoargentino di 43 anni che abitava a Trento dal 2004 e che lavorava alla casa di riposo «Angeli custodi» in via alla Collina. L’incidente martedì sera mentre l’uomo percorreva l’autostrada del Brennero, diretto verso casa (dopo un corso d’aggiornamento)poco dopo le 22 di martedì, all’altezza del chilometro 284 dell’autostrada del Brennero. Alejandro Frate stava percorrendo l’A22 a bordo della sua Peugeot 207 grigia, in direzione nord, quando, dopo aver superato il casello di Reggiolo, l’auto ha sbandato, finendo fuori carreggiata. Non è ancora chiaro da cosa sia stata causata la fuoriuscita del mezzo, ma, stando alle prime indagini svolte dalla polizia stradale di Modena nord, intervenuta sul posto subito dopo l’incidente, sembra che all’origine della tragedia ci sia una distrazione di Frate, forse un colpo di sonno. Dopo aver sbandato, l’auto è stata sbalzata lungo il bordo della carreggiata, dove si è accartocciata dopo aver compiuto diversi giri su se stessa. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto. Sul posto si sono subito dirette un’ambulanza proveniente da Reggiolo, raggiunta da un’automedica, proveniente dall’ospedale di Guastalla. Alejandro Frate era rimasto incastrato all’interno della vettura, e per questo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Guastalla. Quando però i pompieri sono riusciti ad estrarre il corpo di Frate, l’uomo era già spirato. Fatali sono risultate le numerose ferite e i traumi dovuti all’uscita di strada dell’auto. I sanitari non hanno potuto fare nulla per salvare la vita dell’uomo e alla polizia è spettato il difficile compito di informare la famiglia di Alejandro della tragedia che si era compiuta.
Figlio di italiani emigrati a Buenos Aires, Alejandro Frate si era laureato in medicina all’università della capitale argentina, ed era arrivato in Italia grazie a una borsa di studio offerta dall’università di Trento. Il 43enne lascia otto figli e la moglie Marisol, che lo avevano raggiunto in Italia otto anni fa. (d.v.)
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