Orso, c’è paura per l’ordine pubblico
Nuovo blitz al Casteller, oggi seduta straordinaria del comitato per la sicurezza in vista della manifestazione di sabato
TRENTO. Non si allenta la tensione sul caso Daniza, l’orsa per la quale la Provincia ha disposto la cattura e la messa in cattività dopo l’aggressione di Ferragosto a Daniele Maturi, nei boschi di Pinzolo.
Ieri mattina nuovo blitz animalista, dell’associazione “Essere animali”, al Casteller, il centro faunistico dove sarà rinchiusa Daniza se e quando sarà catturata. E per oggi il commissario del governo Francesco Squarcina ha convocato una straordinaria del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza: all’ordine del giorno la nuova manifestazione del Partito animalista europeo (Pae), annunciata per sabato prossimo a Pinzolo, dopo gli scontri di sabato scorso tra animalisti e residenti.
Proprio gli attivisti del Partito animalista hanno fatto sapere di aver ricevuto dalla questura, attraverso il vicario Massimo Alberto Colucci, la richiesta di annullare o posticipare la manifestazione, che cadrà in concomitanza con la “Desmontegada”, la sfilata delle mucche di razza rendena. Negativa la risposta del Pae, anche perché ci sono già tre pullman pronti a partire da Milano, Roma e Napoli. «L’unica condizione per far rientrare la protesta sarebbe il ritiro o la sospensione dell’ordinanza di cattura da parte della Provincia». Un’eventualità che non è in discussione, visto che appena lunedì il vicepresidente Alessandro Olivi ha ribadito la linea della giunta: «La nostra decisione di catturare Daniza si basa sull’attuazione delle misure previste dal piano d’azione interregionale per garantire l’incolumità pubblica».
Ma la protesta non si placa. Dopo l’occupazione degli uffici provinciali di venerdì scorso ad opera dei militanti del Partito animalista, ieri un nuovo blitz è stato compiuto dall’associazione “Essere animali” al centro del Casteller, per dire no alla decisione di rinchiudervi Daniza. «Un'azione simbolica - hanno spiegato gli attivisti - per chiedere che non venga rinchiusa in questo centro l'orsa che a Ferragosto, in presenza dei propri cuccioli, ha ferito un uomo nei boschi del Trentino e per cui è stata disposta la cattura». «Rinchiudere Daniza è uccidere la libertà» è lo slogan scritto sullo striscione esposto davanti al recinto dove Daniza dovrebbe essere collocata. «Vogliamo far riflettere - hanno aggiunto - sulla differenza abissale tra la libertà nell'intero arco alpino e una vita in gabbia, per quanto grande la gabbia possa essere. Fino a oggi nessuno ha mostrato il recinto in cui l'orsa Daniza potrebbe trascorrere il resto dei suoi giorni, grande 0,008 chilometri quadrati (meno di due campi da calcio), niente a confronto dei 210 chilometri quadrati in cui l'orsa ha vissuto nell'ultimo anno (dati del Rapporto Orso 2013)». «Daniza non ha mai dimostrato pericolosità per gli umani - concludono gli attivisti - e il parere degli esperti è concorde nel considerare il suo comportamento perfettamente nella norma. Invitiamo quindi la Provincia di Trento a ritirare la delibera di cattura e a non condannarla a un ergastolo in questo piccolo recinto, perchè solo in libertà gli animali possono esprimere a pieno la propria etologia».
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